L’anteprima organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane ha mostrato come il Montepulciano d’Abruzzo in questa zona abbia quel “quid” che gli ha permesso di ottenere la Docg.
Compie venti anni il Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane, anni in cui la divulgazione delle produzioni enologiche locali sono state un atto culturale, come approfondimento della storia e delle tradizioni di una porzione d’Abruzzo dove il vino si intreccia con la natura, l’uomo e il tempo.
Il Consorzio, presieduto attualmente da Enrico Cerulli Irelli, ha come obiettivo divulgare quell’ampio fazzoletto di terra racchiusa tra il massiccio del Gran Sasso e il Mare Adriatico, con brezze marine e aria di montagna che creano un microclima particolarmente favorevole alle uve, mentre i suoli sono di natura argillosa-limosa.
Uno studio di zonazione realizzato dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Teramo in collaborazione con il Consorzio Colline Teramane, ha rilevato la grande vocazione vitivinicola delle Colline Teramane, tanto che dal 2003 il Montepulciano d’Abruzzo ha ottenuto la Docg.
Le Colline Teramane sono un territorio tutto da scoprire, con distese di vigneti per una superficie totale vitata di 172 ettari, con una produzione annuale di circa 600 mila bottiglie, dove si sperimenta e si ricerca per regalare finezza ed eleganza ai vini, con oltre il 70% delle aziende che opera in biologico, in lotta integrata e in biodinamico.
Il carattere incisivo dell’uva Montepulciano è riconoscibile nei vini delle Colline Teramane, tracciando uno stile che ha come caratteristica la longevità, espressa nei vini con qualche anno di affinamento, mentre in quelli giovani la freschezza e i profumi di frutti rossi offrono sorsi snelli e intensi, così come è netta la differenza tra quelli prodotti sulla costa, con rimandi salmastri, rispetto a quelli più vicini all’Appennino che regalano toni salini e pienezza al gusto.
Particolarmente rilevante negli assaggi dei 38 campioni, le produzioni del Controguerra Doc che comprende le aree collinari di soli cinque comuni dell’alto teramano: Controguerra, Torano Nuovo, Ancorano, Corropoli e Colonnella, con una coerenza gusto olfattiva e un fil rouge tra i vini (nonostante i metodi di lavorazione e maturazione completamente differenti ) che alza l’asticella produttiva.
Di seguito i migliori assaggi dell’anteprima Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane.
- Cerulli Spinozzi, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Gruè 2020
- Abbazia di Propezzano, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane 2021
- Terraviva, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane 2021
- Bossanova, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Il Bossa 2020
- Velenosi, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Verso Sera 2020
- Montori, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Fonte Cupa 2019
- Podere Colle San Massimo, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Riserva Terra Bruna 2018
- Illuminati, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Riserva Zanna 2018