Al secolo Luciano Lombardi, aka Vignadelmar abbreviato in Vigna, storico “oste” con un’enorme passione per la ristorazione e i vini, che sono il suo lavoro.
Il titolo è una parafrasi di come Lucio Dalla definì Renato Villa, terzino del Bologna negli anni Ottanta, che passò in un colpo dalla Orceana in serie C2 fino alla serie A, marcando Maradona e Van Basten tra gli altri, Lui era ed è il “mitico” Villa, mentre Luciano Lombardi è, secondo me, il “mitico” Vigna. Perché Vigna è il suo nickname da quando aprì un locale a Monopoli che si chiamava Vignadelmar e che divenne un vero centro di diffusione della cultura dei vini di qualità in zona.
Ma chi è Luciano Lombardi? È un signore di Fano, alto quasi due metri, dalla voce “tonante”, che da decenni si occupa di ristorazione ed è un grande appassionato e competente di cibo e soprattutto di vino. Collabora con DoctorWine fin dai suoi esordi, nel 2011, e degusta vini e scrive schede della Guida Essenziale relativamente ad alcune zone delle Marche, sua regione di origine. Ritiene che il Verdicchio sia il più grande vino del mondo, ha un rapporto speciale e dialettico con Angelo Gaja, che è liberale mentre Vigna è comunista e assistere alle loro discussioni è un vero privilegio e in un periodo come questo si riesce persino a capire che si può essere amici e rispettarsi profondamente anche pensandola molto diversamente in politica.
Come vi dicevo Vigna dirige ristoranti. Attualmente a Roma si occupa dell’Hosteria La Stazione in via Solferino, tra Termini e Piazza Indipendenza, che è un locale semplice e delizioso, con una bella lista di vini a prezzi ragionevoli e una cucina prevalentemente regionale e ben fatta. Lo fa con una dedizione e una passione davvero incredibili, lavorando anche quindici ore in un giorno se serve, e in un momento nel quale si parla di difficoltà nel reperire personale in quel campo un esempio come il suo è davvero importante.
Per noi di DoctorWine Vigna è una vera colonna e non solo per la sua stazza da gigante buono. Nei momenti liberi con la sua compagna Irina gira per ristoranti e wine bar e ne scrive, assaggia vini e ne discute con il sottoscritto, soprattutto quando sulla Guida Essenziale trova un punteggio che non lo convince, svolge insomma al di là delle schede che fa una funzione di controllo critico del nostro lavoro che ci aiuta a focalizzare meglio i giudizi sui vini che valutiamo. Per tutto questo e per il fatto che la ristorazione ha bisogno di persone come lui ho pensato di raccontarvelo in poche righe, ma se volete approfondire l’argomento potete andarlo a trovare nel locale che dirige, non ve ne pentirete.