Un locale come piacciono a noi, semplice, con cucina della tradizione regionale fatta ad opera d’arte, con materie prime freschissime e a chilometro zero. Non manca un’ottima scelta di vini, il che rende tutto più piacevole.
A due passi da Arezzo in Località Le Pietre, c‘è questa trattoria a conduzione famigliare. La piccola locanda nasce dal recupero di un vecchio mulino dei primi del ‘900. Gli arredi sono semplici e il menù attinge a mani basse dal ricettario della tradizione. Le materie prime sono acquistate quotidianamente da produttori locali.
In sala il Luca Goti, proprietario e grande appassionato di vino che ha messo su una bella carta che spazia sì in italia ma persino in Borgogna.
In cucina tutte donne con la mamma Rita a fare da chef. La linea gastronomica è quella classica aretina, si comincia con i tipici crostini toscani – tra i più buoni mai assaggiati – si continua con gnocchi al ragù e una carbonara “eretica” fatta con i pici, il pecorino locale e il guanciale di chianina (e non di maiale). Squisita, ed è detto da un romano doc.
A seguire l’arrosto di “nana” (l’anatra) e l’ ”ocio” (l’oca).
Chiudiamo con dei classici cantucci col vinsanto e una singolare cheesecake con una glassa al vinsanto caramellato.
Prezzi onestissimi tra i 30 e i 50 euro ma molto dipende dal vino.