DegustazioniIn giro per cantine

Champagne Drappier, l’autenticità come forma di lusso

Michel Drappier champagne

Autenticità, artigianalità e visione contemporanea: la Maison Drappier continua a distinguersi come una delle realtà più identitarie della Champagne. Guidata oggi dall’ottava generazione, mantiene un’anima profondamente contadina, valorizzando il Pinot Noir della Côte des Bar, i suoli kimmeridgiani e vitigni rari quasi scomparsi.

Una delle sfumature più affascinanti della Maison Drappier è la sua capacità di restare artigianale, familiare e autentica, pur essendo oggi una delle realtà più riconosciute della Champagne.

Fondata nel 1808 a Urville, nel cuore della Côte des Bar, è una delle ultime famiglie indipendenti della regione. Oggi l’ottava generazione, guidata da Michel Drappier insieme ai figli Charline, Antoine e Hugo – premiato come Best Champagne Winemaker (Master Winemaker Top 100 2025) – continua a preservarne l’identità contadina e artigianale.

La Côte des Bar: un territorio più vicino alla Borgogna che a Reims

Si colloca nella parte più meridionale della Champagne, in un paesaggio più vicino alla Borgogna che a Reims: colline dolci, clima continentale e suoli kimmeridgiani formati 150 milioni di anni fa, composti da marne calcareo-argillose ricche di fossili marini.

Gli strati alternati di calcare e argilla assicurano insieme drenaggio e ritenzione idrica, regalando ai vini una spiccata impronta minerale e salina. È lo stesso terreno dello Chablis borgognone, ma, inaspettatamente qui non è stato lo Chardonnay ad insediarsi in maniera preponderante, bensì il Pinot Noir.

Qui domina il Pinot Noir e non lo Chardonnay

Fu proprio il fondatore di Drappier, François, ad inizio ‘800, a credere fortemente in questo vitigno quando era considerato marginale per la Champagne, e ad intuire che quei suoli e quelle esposizioni potevano esprimere Pinot Noir di straordinaria personalità

Le radici affondano nella marna friabile, ottenendo equilibrio tra ricchezza fenolica e freschezza acida: l’argilla dona corpo e aromi di frutti rossi e spezie, il calcare regala tensione e una trama gessosa.Il risultato sono Pinot Noir vinosi ma eleganti, più strutturati di quelli della Montagne de Reims e più salini di quelli di Aÿ. Come ama definirli oggi Michel Drappier: sono Pinot Noir mai pesanti, ma pieni di luce.

Lo stile Drappier: minima interferenza, massima trasparenza

Proprio per mantenere le caratteristiche del suolo kimmeridgiano, che riesce a donargli questa doppia anima di potenza e trasparenza, per la Maison Drappier l’intervento in cantina è ridotto al minimo. Vinifica gran parte dei vini in acciaio e cemento vetrificato, evitando quasi sempre il legno, e predilige dosaggi zuccherini bassissimi. Anche in questo ha anticipato tendenze oggi centrali come il Zero Dosage e il Sans Soufre Ajouté.

Così come è stata la prima maison della Champagne certificata carbon-neutral (2016), alimentata da energia solare e geotermia, con bottiglie alleggerite e packaging sostenibile. 

Vitigni rari che diventano identità

Le uve provengono da vigneti di proprietà coltivati con metodi biologici o da conferitori storici a basso impatto. Nonostante l’impegno e la centralità del Pinot Noir, accanto allo Chardonnay, questa cantina ha saputo distinguersi anche per l’utilizzo e la valorizzazione di antichi vitigni quasi dimenticati, come il Blanc Vrai, Arbanne, Petit Meslier e Fromenteau – protagonisti della cuvée Quattuor, simbolo della biodiversità.

Cinque cuvée in degustazione: un viaggio tra luce, tempo e profondità

Ma vediamo più nel dettaglio alcune delle loro cuvée che ho avuto il piacere di degustare a Milano al Ristorante L’Alchimia insieme a Michel Drappier. 

Un viaggio dal minimalismo più puro alla memoria del tempo. Cinque interpretazioni firmate Drappier che hanno dialogato con la cucina creativa dello chef Giuseppe Postorino, in un percorso che ha unito eleganza, tensione e profondità a creatività e finezza.

Brut Nature Sans Ajout de Soufre DrappierBrut Nature Sans Ajout de Soufre Drappier

Punteggio: 91/100
Prezzo indicativo: € 50

100% Pinot Noir. 24 mesi sui lieviti. Zero zucchero, zero solfiti. Giallo dorato con riflessi ramati, perlage fine e persistente. Al naso note di pera Williams, mandorla, agrume candito e una sottile nota di lievito e gesso. Champagne puro, nudo, diretto, con un’acidità spiccata e una salinità incisiva. Un sorso che vibra di energia, teso ma non spigoloso.

Abbinamento con Amuse Bouche. 

Quattuor Blanc de Quatre Blancs Extra Brut DrappierQuattuor Blanc de Quatre Blancs Extra Brut Drappier

Punteggio: 91/100
Prezzo indicativo: € 90

Chardonnay, Arbanne, Petit Meslier, Blanc Vrai. 30 mesi sui lieviti. Giallo paglierino con perlage fine e persistente. Profumi floreali e agrumati, zagara, lime, mela verde e una scia erbacea elegante. Il sorso è sapido, vibrante, verticale, con acidità agrumata e ritorni di frutta bianca. 

Abbinamento: Ceviche di morone al cocco.

Blanc de Blancs Grand Cru 2015 DrappierBlanc de Blancs Grand Cru 2015 Drappier

Punteggio: 93/100
Prezzo indicativo: € 90

100% Chardonnay. 36 mesi sui lieviti. Perlage molto fine e persistente. Giallo oro. Profumi di agrumi maturi, crema al limone, fiori bianchi, acacia, burro e nocciola. In bocca si ritrova l’eleganza cremosa dello Chardonnay. Setoso, avvolgente, di grande freschezza e persistenza. 

Abbinamento: Coriandoli di verdure, gamberi e ceci.

Grande Sendrée 2012 DrappierGrande Sendrée 2012 Drappier

Faccino DoctorWinePunteggio: 95/100
Prezzo indicativo: € 100

55% Pinot Noir, 45% Chardonnay. 72 mesi sui lieviti. Perlage molto fine e persistente. Giallo oro. Miele d’acacia, brioche, fragoline di bosco, confettura di albicocca, agrumi canditi, nocciola tostata e una sfumatura fumé che richiama la selce. Uno Champagne vinoso, di profonda complessità, che gioca sull’equilibrio tra tensione minerale e ricchezza aromatica. Il sorso è ampio e setoso, sostenuto da un’energia minerale di grande persistenza. 

Abbinamento: Rombo fondente con funghi e foie gras.

Œnothèque 2005 DrappierŒnothèque 2005 Drappier

Faccino DoctorWinePunteggio: 96/100
Cuvée d’eccezione dalla collezione privata della Famiglia.

75% Pinot Noir, 15% Chardonnay, 10% Meunier. Oltre 15 anni sui lieviti. Dégorgement tardif Perlage di grande finezza e persistenza. Giallo oro intenso. Note di miele di castagno, nocciola tostata, pan brioche, albicocca secca, datteri e cera d’api. Bocca avvolgente, vellutata, profondissima, con bollicina finissima e finale salino. Un sorso vinoso, maturo e meditativo, con una trama sapida e un finale lunghissimo.

Abbinamento: Piccola pasticceria.

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