Una verticale emozionante al Castello di Semivicoli conferma la straordinaria capacità di invecchiamento del Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic della famiglia Masciarelli. Dalla storia del vino dedicato a Marina, all’analisi dei singoli vigneti e alla degustazione delle annate 1998, 2000, 2005, 2010, 2014, 2017 e 2018, ecco il racconto di Riccardo Viscardi di uno dei più grandi bianchi italiani.
Due splendide giornate di sole ci hanno accolto nel primo weekend di novembre al Castello di Semivicoli, una dimora storica affascinante, calda e accogliente, restaurata con grande sensibilità dalla famiglia Masciarelli.
Il sogno di Gianni Masciarelli – al quale devo il mio primo Château Pétrus – scomparso prematuramente nel 2008, è stato raccolto e portato avanti con dedizione dalla moglie Marina Cvetic, che ne ha completato la visione con sensibilità e determinazione.
La verticale del Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic
Tra le molte etichette dell’azienda, oggi punto di riferimento assoluto dell’Abruzzo vitivinicolo insieme a Valentini, abbiamo avuto il privilegio di degustare una verticale del Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic.
Un vino che Gianni dedicò a Marina agli inizi degli anni ’90 e che rappresenta una delle espressioni più alte del Trebbiano abruzzese.
Origini e vigneti
Il Trebbiano Riserva nasce nel 1991 da una selezione accurata di tre vigneti situati nel Teatino, con piante dai 20 ai 50 anni.
- S. Martino sulla Marrucina
- Bucchianico
- Ripa Teatina
Le vigne presentano altimetrie diverse, dai 150 ai 400 metri s.l.m., con terreni prevalentemente argilloso-calcarei.
I sistemi di allevamento variano dalla controspalliera alla tradizionale pergola abruzzese.
Un grande vitigno da invecchiamento
La verticale è stata entusiasmante e ha confermato come il Trebbiano abruzzese possa essere un grande vitigno da lungo invecchiamento.
I vini non hanno mostrato cedimenti, soprattutto al gusto, sempre sapido, teso e vibrante.
In degustazione erano presenti le annate:
1998, 2000, 2001, 2005, 2010, 2014, 2017 e 2018.
di cui pubblichiamo qui sotto le note degustative.
Una riflessione sulla chiusura delle bottiglie
Nelle annate più vecchie, gli unici fattori che hanno minato l’integrità del vino sono stati alcuni tappi non performanti, talvolta a causa della presenza di colli bottiglia con superfici interne irregolari.
È triste vedere come il lavoro meticoloso del produttore possa essere compromesso da aspetti tecnici esterni, nonostante la costante ricerca di materiali di alta qualità.
Affinamento e tecnica produttiva
Per gli appassionati dei processi produttivi, il Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic prevede:
- 100% Trebbiano abruzzese
- bassissima resa per ettaro, raccolta manuale e macerazione a basse temperature
- 12 mesi di maturazione in barrique
- Ulteriore affinamento di 12 mesi in bottiglia prima dell’uscita sul mercato
Un percorso che contribuisce alla sua struttura, profondità aromatica e capacità evolutiva.
Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic 1998
Punteggio: 96/100
Non più in commercio
27 anni meravigliosamente portati fin dal colore dorato e ancora brillante. Olfatto intenso nitido e complesso, con tocchi di uva spina, idrocarburi raffinati e noce moscata e altre spezie. Trama saporita molto sapida, succosa e slanciata con un finale intenso, morbido e scattante. Lunghissimo.
Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic 2000
Punteggio: 95/100
Non più in commercio
Altra sorpresa per una annata calda che non prometteva molto e invece si rivela sorprendente grazie alla capacità del Trebbiano di resistere ai caldi estivi.
Dorato intenso al colore. Olfatto con mandarino e kumquat intenso, giuggiole. Trama solida, scorrevole, saporita e sapida. Il finale non mostra cedimenti ma un’austera eleganza.
Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic 2005
Punteggio: 97/100
Non più in commercio
Forse il migliore di tutti. Giallo carico. Olfatto intenso e variegato, tra mandarino, uva spina, malva e un tocco floreale di viole. Trama intensa ma molto agile, sapido con una progressione saporita e scattante. Il finale è avvincente, elegante e di grandissima persistenza con sentori di lavanda.
Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic 2010
Punteggio: 90/100
Non più in commercio
Una piccola delusione vista la concorrenza interna. Color miele. Frutto giallo molto maturo, note boisé ed anice sono le caratteristiche olfattive. La trama è intensa e avvolgente ma poco mobile e nervosa, c’è una sfumatura di caramello. Il finale è solare, succoso quasi massiccio.
Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic 2014
Punteggio: 96/100
Prezzo indicativo: € 50
Un’annata spesso sottovalutata ma che sui bianchi non smette di stupire. Paglierino intenso e brillante. Olfatto nitido tra lavanda, uva spina, floreale chiaro e frutto giallo fresco. Trama intensa e nervosa con grande sapidità e una freschezza inaspettata che dona agilità alla progressione e che affila il finale di gran classe e persistenza. Molto saporito il retrogusto.
Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic 2017
Punteggio: 92/100
Prezzo medio in enoteca: € 40
Annata nota per la sua estate siccitosa. Il colore è dorato pieno. Al naso, intenso, profumi di camomilla, tè nero, mela renetta. In bocca è rotondo, avvolgente, con la classica componente salina che allunga il sorso e un finale che porta il ricordo al gusto della caramella Rossana, un ricordo d’infanzia.
Trebbiano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic 2018
Punteggio: 93/100
Prezzo medio in enoteca: € 40
Il giovanotto della degustazione. Giallo deciso. Impatto olfattivo di zafferano, uva spina, floreale giallo, ginestra, leggermente fumé. Trama intensa, rilassata con una buona freschezza e un finale dove ritornano la pesca e il fiore giallo. Giovanile e composto, di ottima persistenza.
