Villamagna Doc è la denominazione più piccola del mondo: solo 85 ettari per un Montepulciano d’Abruzzo coltivato tra il mare Adriatico e il massiccio montuoso della Majella.
Nasce nel 2011 il Villamagna Doc, abbracciando il ristretto territorio del comune di Villamagna e in parte quelli di Vacri e Bucchianico, in provincia di Chieti, tra il mare Adriatico e il massiccio montuoso della Majella. Ospita la Doc una terra particolarmente vocata alla produzione di vini rossi, con terreni di matrice argillosa, calcarea e marnosa, e vigneti che si estendono limitatamente a 85 ettari, beneficiando di grandi escursioni termiche favorite dalla vicinanza della Majella e della brezza marina del mare Adriatico che arriva al di là delle colline.
Ad oggi è la più piccola denominazione del mondo, un primato che racchiude sinergia tra i produttori e volontà di evidenziare il Montepulciano d’Abruzzo in tutto il suo splendore, ottenuto in questo fazzoletto di terra e rivendicato in circa 70.000 bottiglie annuali. La proposta di “zonazione” da parte del consorzio è il passo successivo per il meritato successo, che terrà conto dei caratteri geologici, pedologici, climatici e agronomici dei singoli siti produttivi.
Oggi, i vini che si fregiano della dicitura Villamagna Doc – sia annata che riserva – si manifestano versatili, freschi e gastronomici, mai banali e soprattutto con un’anima complessa e a tratti austera insita dell’uva Montepulciano e, cosa importante, contestualizzandoli geograficamente.
Il Villamagna Doc esprime nella versione annata l’anima “pop” delle nuove generazioni che sono alla guida delle cantine, affermando così un’autentica rivoluzione / innovazione in ambito produttivo, mentre la riserva palesa tradizione, riconoscibilità e fascino dell’attesa, dove il tempo, la maturità, mostra l’aspetto profondo e carismatico del vino che ricorda al sorso la bellezza tangibile del micro paesaggio dove affondano le radici delle viti di montepulciano.
Questi i vini che abbiamo selezionato. Per leggere la scheda, clicca sul nome.