Itinerari enologici di rara bellezza con cantine pronte ad accogliere i turisti proponendo visite e tour guidati all’interno delle loro tenute, per mostrare dove nascono i loro ottimi vini.
Esiste un luogo dove il tempo non vola, né si ferma, ma regola. È una sorta di metronomo che batte il ritmo costante della qualità. Questo è l’Alto Adige, un fazzoletto di terra di circa 7.400 km2 perfettamente sintonizzata sulle frequenze della natura, in grado di costruire un mondo a misura d’uomo. Qui il tempo ha un valore assoluto e custodisce il segreto dell’eccellenza, del benessere e dell’accoglienza. Un territorio spettacolare dove le sfumature che caratterizzano il paesaggio, la cultura e i sapori sono le note gravi e acute da cui nasce una melodia armoniosa.
Per tutti coloro che desiderano conoscere da vicino la cultura dell’Alto Adige molte sono le strade che si possono aprire. Di rara bellezza e interesse sono i percorsi capaci di coniugare il fascino del paesaggio altoatesino con la ricchezza enologica che caratterizza questo angolo d’Italia. In Alto Adige, infatti, si snodano percorsi e sentieri che conducono ai luoghi d’origine dei vini più pregiati, e lì, oltre a poter toccare con mano i vigneti, ci si può concedere il piacere di degustare comodamente i vini della zona in luoghi di ristoro o direttamente presso le tenute.
L’Alto Adige – spiega il Direttore del Consorzio Vini Alto Adige Eduard Bernhart – è una delle regioni vitivinicole più piccole d’Italia, appena 5.700 ettari vitati, ma grazie alla sua particolare posizione geografica tra Nord e Sud e al suo clima mite è anche una delle più ricche di sfaccettature. Vengono qui infatti coltivati oltre 20 vitigni diversi su terreni di varie conformazioni e a diverse altitudini. Questo permette alle oltre 270 cantine presenti sul territorio di offrire dei prodotti eccellenti e dall’origine inconfondibile.”
L’enoturismo in Alto Adige ha tutte le caratteristiche che servono per riprendere con vigore dopo questa forzata battuta d’arresto e anzi ampliare l’offerta fino ad ora disponibile: un patrimonio storico immenso, culturale ma anche enologico se si pensa che qui la viticoltura conta più di 2500 anni e che il vino è uno dei primi prodotti esportati dell’Alto Adige; l’ambiente, tenendo conto che l’Alto Adige vanta un Patrimonio UNESCO di inestimabile valore: le Dolomiti; gli innumerevole sentieri, piste ciclabili e pedonali che è possibile percorrere in tutto il territorio in totale sicurezza; la cucina locale caratterizzata da una tradizione culinaria molto varia che racchiude al suo interno influenze austroungariche, bavaresi e mediterranee che rappresenta da sempre una risorsa importante per chi vuole approfondire e vivere l’esperienza altoatesina nelle sue diverse sfaccettature.
La viticoltura in questo angolo di terra è però un’esperienza da vivere in prima persona ed è con questo spirito che le cantine sono pronte ad accogliere i turisti per proporre visite e tour guidati all’interno delle loro tenute, per mostrare dove nascono i loro vini internazionalmente apprezzati e riconosciuti.
Si può alloggiare al residence di Wegerhof, da Josef Weger, dove sono stati ristrutturati due antichi fienili in confortevoli appartamenti. A soli 10 minuti da Bolzano il residence si trova nel pittoresco paese di Cornaiano sulla strada del vino. Oppure da St. Quirinus, con un agriturismo di soli 4 appartamenti nel piccolo villaggio Pianizza di Sopra, una frazione di Caldaro.
E per mangiare c’è, sempre a Caldaro, il ristorante di Elena Walch a Castel Ringberg.
Alla scoperta dei vigneti centenari di Pinot Bianco
Località: San Paolo – Appiano
Lunghezza: 2 km
Dislivello: 43 m
Difficoltà: minima
Da vedere: San Paolo appartiene a una delle zone vinicole più belle dell’Alto Adige: sui suoi pendii e colline, le uve maturano in condizioni climatiche privilegiate. Un percorso in cui lo splendido scenario dello Sciliar e del Catinaccio si fonde con la centenaria tradizione vinicola dell’Alto Adige. Qui le viti di Pinot Bianco sono state piantate nel lontano 1899 su un pendio estremamente ripido. Esse costituiscono uno dei più vecchi vigneti rinvenibili nel territorio.
Escursione tra gli antichi vigneti di Santa Maddalena
Località: Bolzano
Lunghezza: 16 km
Dislivello: 690 m
Difficoltà: media
Da vedere: questa escursione circolare conduce alla scoperta degli antichi vigneti della coltivazione Classica di Santa Maddalena coltivati sulle scoscese pendici del Renon sopra la città di Bolzano. Il Santa Maddalena è un vino tutto da scoprire, realizzato da varietà Schiava con una piccola aggiunta di Lagrein o, in taluni casi, di Pinot Nero (Blauburgunder). Partendo dalla città di Bolzano il percorso si snoda lungo sentieri boschivi, risalite e in parte stradine secondarie che scendono fino al borgo di Santa Giustina. Lungo l’intero percorso si susseguono gli splendidi scorci panoramici sulla città di Bolzano e sui vigneti antichi di Santa Maddalena.