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Torniamo in Valpolicella

  • La Valpolicella rappresenta da sempre un bel bere e se escludiamo le derive che rischiano di portare il rosso a perdere di identità, troviamo alcuni classici che sono una gioia per il palato.

    Parlando di classici non possiamo ignorare due famiglie che rappresentano due pilastri della zona: Speri e Allegrini.

    Andando a San Pietro in Cariano, troviamo una famiglia che fa vino in Valpolicella da 7 generazioni. Una cantina, quella di Speri, che rappresenta la classicità, pur con qualche intelligente tocco cautamente innovativo che la mette al passo con i tempi. Conduzione rigorosamente familiare, con in cantina Alberto e Giuseppe Speri, e certificata bio dal 2015. Cinque le etichette ben realizzate, le più prestigiose dalla vigna di Sant’Urbano, toponimo sito in Fumane, zona classica. Da non dimenticare però il Valpolicella Classico, ideale per la tavola di tutti i giorni.

    Fumane, sempre nella zona classica, troviamo Allegrini, una grande griffe per i vini veronesi, con una gamma vasta e articolata. Inizialmente il cru che rappresentava il fiore all’occhiello della gamma aziendale era il Fieramonte, la cui produzione era stata interrotta nel 1985 per problemi al vigneto. Dopo 10 anni dal suo reimpianto, la decisione di far rinascere la storica riserva con l’annata 2011, con un grandissimo risultato. Gli altri prodotti di punta sono l’Amarone Classico, il rosso La Poja, da sole uve Corvina, e La Grola, da Corvina e Oseleta, ricco e avvolgente. Ovviamente però non possiamo trascurare, per un ottimo bere quotidiano, proprio il Valpolicella Classico. Tra le tenute della famiglia anche una splendida villa rinascimentale, Villa della Torre, che vale davvero una visita (o un soggiorno).

    Questi i due vini che consigliamo, basta cliccare sul nome per conoscere punteggio e prezzo e per leggerne la descrizione.

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