L’arrivo della Michelin nel settore delle guide ai vini introduce un sistema di valutazione “stellato” applicato alle cantine e non ai singoli vini. Una scelta che apre interrogativi: come verranno valutate le aziende con produzioni ampie? Come si concilierà questo metodo con chi usa le stelle da anni? E quale ruolo avrà The Wine Advocate, già acquisita da Michelin?
La Michelin lancia la guida dei vini: cantine stellate
La notizia degli ultimi tempi nel mondo del vino è quella della discesa in campo della Michelin.
La “rossa” pubblicherà una guida dei vini, utilizzando le sue note “stelle”, ma non valutando i singoli vini, bensì le cantine. Saranno loro ad essere “stellate” come lo sono i ristoranti, valutando con zero, una, due o tre stelle, mentre i singoli vini saranno considerati come i piatti nella guida sui ristoranti.
Un sistema che potrebbe penalizzare le grandi aziende
Tutto bene? Vedremo il risultato. Certo è che alcune grandi e famose aziende difficilmente raggiungeranno il massimo punteggio perché “coprono” con la loro produzione anche fasce di mercato medio, se non basso. Un po’ come se un ristorante facesse la pizza, cosa che lo escluderebbe quasi certamente dallo star system.
Le stelle nel vino: una storia che parte da lontano
Aggiungo poi che la Michelin, che è stata sicuramente la prima a usare la valutazione in stelle per i ristoranti, non lo è affatto per i vini.
Iniziò Veronelli negli anni Sessanta con il Catalogo Bolaffi dei Vini d’Italia, dove venivano usate le stelle sui vini.
Continuarono il Gambero Rosso e Slow Food su Vini d’Italia, dove per ogni dieci “tre bicchieri” veniva assegnata una stella alla cantina stavolta.
Anche DoctorWine da dodici anni utilizza le stelle esattamente nel modo con il quale farà Michelin, premiando con le “tre stelle” le cantine e non i vini, valutati in centesimi e “faccini”.
Un possibile conflitto di “pre uso”?
Cosa farà la “rossa” in presenza di una sorta di “diritto di pre uso”?
Aprirà un contenzioso o, più opportunamente, non ci farà caso?
Di certo le Tre Stelle di DoctorWine esistono da molto e potrebbero persino diventare una pubblicazione, chissà.
Che ruolo avrà The Wine Advocate?
Poi, Michelin non aveva rilevato The Wine Advocate di Robert Parker? Che ruolo avrà in futuro quella pubblicazione? Certo, è una newsletter e non una guida, però sempre di vino si parla e sempre Michelin è l’editore.
Vedremo anche in questo caso, evidentemente.
FOCUS E FAQ
Le cantine stellate Michelin sono aziende vitivinicole che saranno valutate con un sistema di stelle, simile a quello usato per i ristoranti. La guida assegnerà da zero a tre stelle alle cantine, considerando la qualità complessiva della produzione e non i singoli vini.
Come funzionerà il sistema delle cantine stellate Michelin?
- Le stelle saranno assegnate alle cantine, non ai vini singoli.
- La valutazione varierà da zero a tre stelle.
- I vini saranno esaminati come parte dell’insieme produttivo della cantina.
- L’obiettivo sarà esprimere un giudizio sul livello complessivo dell’azienda.
Che cosa valuterà la Michelin nelle cantine?
Considererà la qualità complessiva della produzione, la coerenza dei vini e la capacità della cantina di mantenere standard elevati nel tempo.
Perché la Michelin assegnerà stelle alle cantine e non ai vini?
Perché il focus della guida sarà sul livello complessivo dell’azienda, analogamente all’approccio utilizzato per i ristoranti.
È possibile che una grande azienda sarà penalizzata?
Sì, perché una produzione molto ampia include talvolta gamme destinate a segmenti meno prestigiosi, rendendo più difficile raggiungere il massimo punteggio.
La Michelin è la prima ad applicare le stelle al vino?
No. Le stelle furono utilizzate già negli anni Sessanta da Veronelli e, più recentemente, anche da altre realtà come DoctorWine.



