Appena aperto il nuovo locale di Lucio Pompili: Foraging. La proposta gastronomica è semplice: si cucina solo sulla stufa a legna e sulle braci del camino. Si mangia un menù all'italiana di 4 portate deciso da lui. È un’esperienza indimenticabile.
Qualche giorno fa mi arriva un messaggio da Lucio Pompili, che mi chiede quando sarei tornato nelle natìe Marche. Letto questo incipit vi starete chiedendo: cosa c’è di strano? Di strano c’è che non sentivo o vedevo Lucio da circa 25 anni e che non capivo il motivo dell’avermi inviato quel messaggio. Se continuerete a leggere lo capirete anche voi, così come l’ho capito io.
Chi è Lucio Pompili
Quel diavolaccio di Lucio Pompili è, storicamente, il primo grande cuoco marchigiano. Cucina da circa 55 anni, sempre ad alti livelli. Suo è il celeberrimo ristorante Symposium di Cartoceto (PU), vero punto di riferimento per tutti i gourmet senzienti, specialmente se amanti di cacciagione, tartufi e vini importanti. È anche un grande esperto di vini e sappiate che ha frequentato il corso AIS lo stesso anno di Daniele Cernilli, sono in pratica coetanei, li divide solo un anno.
Lucio, negli anni, è diventato anche produttore di vino, soprattutto a base di Sangiovese. Ma di questa avventura ve ne parlerò in un’altra occasione.
Proprio vicino alla cantina, Lucio ha aperto il proprio wine shop con cucina: Foraging. Un locale dove vende il proprio vino e serve “qualcosa da mangiare”……
Benvenuti al Foraging
Circa 40 posti, su due lunghi tavoloni rettangolari al centro dell’unica sala. Un camino, una stufa a legna, un bancone, una vetrina frigo per prodotti alimentari di livelli assoluto e pareti di bottiglie.
La proposta gastronomica è semplice: si cucina solo sulla stufa a legna e sulle braci del camino. Niente fornelli, forno, roner, sonde, schiume o sifoni. Si mangia un menù all’italiana di 4 portate (antipasto, primo, secondo, dolce) in cui il cliente pagante non può decidere assolutamente niente. Decide tutto lui quando il mattino va a fare la spesa. Il cliente si deve limitare a prenotare (obbligatorio farlo: +39 335 6445032).
Ma l’assoluta bellezza e calore del posto, il fatto che tutto sia praticamente preparato e cucinato in diretta, con Lucio che impiatta, serve ai tavoli e continuamente va alla stufa a controllare i vari pentolini e tegami, le materie prime, le erbe dei campi e dei boschi circostanti, le farine, le patate, le mele di bosco, la pasta fatta in casa, etc etc, vi danno la possibilità di mangiare benissimo e di godere un’esperienza difficilmente raccontabile. Ho provato sensazioni così forti e commoventi, da risultare quasi stranianti. Così bello che non ho potuto esimermi dal dargli una mano a portare i piatti, un mio modo di partecipare allo spettacolo. Con gioia parlare, ridere, ricordare e bere.
Un pranzo indimenticabile
Abbiamo mangiato un antipasto di salame di asino, prosciutto di Carpegna, lardo di pata negra, tocchetti di pecorino di fossa stagionato e un piatto di indivia con erbe di campo, patate di montagna, aringa e alici sott’olio e cipolla rossa di Tropea marinata nell’aceto.
Poi dei maltagliati di farina di castagne e farina di grano d’altura con un ragù di coda.
Poi dei ravioli fatti con le stesse farine e ripieni di erbette di bosco, burro fuso e camembert.
Poi fegatini di pollo, di maiale, di vitello e trippa cucinati separatamente e serviti con meline di bosco e finocchi. E infine un buonissimo gelato fatto in casa.
Tutto, ripeto tutto, cotto sulla stufa, così come la bevanda a base di cicoria, anice stellato e spezie, servita al posto del caffè.
Svelato il messaggio misterioso
Ed eccoci al mistero sul messaggio che Lucio mi ha inviato: il suo invito ad andarlo a trovare, nascondeva questo pranzo, che in pratica è stata la prova generale prima dell’apertura al pubblico. Pensate che l’ho saputo a cose fatte, mentre stavamo mangiando!
- Foraging non è ancora inserito in alcun motore di ricerca o Google Maps ma con le mie indicazioni arriverete. L’indirizzo è Via Cartoceto 36, Colli al Metauro – Cartoceto. Non potete sbagliare.