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Ristòria Pepe Nero sul Lago di Bolsena

Ristòria Pepe Nero capodimonte lago di bolsena

A luglio, dopo oltre vent’anni di amicizia, Vignadelmar è finalmente riuscito ad andare a provare la cucina di Salvo Cravero, nella sua nuova location: il Ristòria Pepe Nero, sul Lago di Bolsena.

Si, lo so, è strano: conoscere molto bene un bravo chef per oltre vent’anni e non averne mai provato la cucina. Ma ci siamo conosciuti in quella che allora è stata una bellissima “palestra enogastronomica”, cioè il Forum del Gambero Rosso, dove, con Salvo e tantissimi altri che poi questo mondo lo hanno vissuto da protagonisti, avevamo dato vita ad una community effervescente, stimolante e unica nel suo genere. 

Poi, sia io che Salvo abbiamo fatto ognuno il proprio percorso e comunque ci si sentiva e ci si incontrava in questo piccolo mondo antico. Ma mai ero riuscito ad andare a mangiare da lui. Fino a luglio. Complice una trasferta a Civitella d’Agliano dove, per DoctorWine, ero stato invitato a seguire una due giorni dedicata ai vini Grechetto, ci sono riuscito! E una strana coincidenza ha voluto che pochi giorni prima la Guida Michelin, nella sua versione on line, avesse inserito il Ristòria Pepe Nero fra i ristoranti degni di nota. Il futuro ci dirà se arriveranno ulteriori premi.

Il Ristòria Pepe Nero

Ristoria Pepe Nero a Capodimonte, la sala
Il locale è molto bello
, tutto in tinte chiare e tante superfici vetrate. In inverno si mangia in una bella sala interna, ma nella bella stagione si viene coccolati in una veranda in legno che ti fa sembrare di mangiare coi piedi nell’acqua del lago.

Vignadelmar e lo chef Salvo Cravero
Vignadelmar e lo chef Salvo Cravero

C’è un menù alla carta e alcuni menù degustazione, tutto a base di mare e qualcosa di lago, con alcune contaminazioni terrestri. Materie prime di assoluta qualità, estro creativo e mano sicura danno vita a piatti molto belli, colorati, saporiti e buonissimi. Noi abbiamo optato per il menù da 6 portate, a scelta dello chef, che alla fine sono diventate otto! 

Abbiamo iniziato con Rotolando verso sud, un eccezionale antipasto di gamberi crudi, passata di datterino, latte di provola e origano. Poi il buonissimo Mare e Fumo, con cappesante scottate, salsa di peperoni rossi alla brace e pop corn di maiale. Poi Marinara Assoluta, cioè un primo di cavatelli freschi fatti con albumi e semola, conditi con uno strepitoso sugo di cozze alla marinara e polvere di limone nero. Finalmente eccoci al Pescato alla Brace, che altro non era che un freschissimo filetto di ricciola condito con un salmoriglio della Tuscia e contorno di erbette fresche, sempre della Tuscia. Abbiamo poi concluso con Terra di Tuscia, un fantastico e creativo dessert che era anche bellissimo da vedere.

Naturalmente non vi ho citato tutti i piatti mangiati, ma solo quelli che mi hanno fatto saltare sulla sedia, gli altri erano solamente molto buoni…

Carta dei vini e servizio

Ciro Picariello Irpinia Fiano
Carta dei vini in evoluzione
ma dato che il ristorante è aperto da pochi mesi è da considerarsi men che meno come buona. Ho scelto un buonissimo Fiano di Ciro Picariello, a un prezzo commovente. In più Salvo va molto orgoglioso delle Kombucha che prepara con materie prime locali. Ne ho provata una come aperitivo ed era davvero piacevolissima, poco gassata e non aggressiva, al contrario di molte altre che ogni tanto ci propinano.

Servizio molto buono, attento, giovane, capitanato da un ragazzo di appena vent’anni, che avevo avuto modo di valutare lo scorso inverno quando sono stato Giudice del Concorso “Emergente Sala”.

Infine non posso non farvi notare il fattore prezzo: il nostro menù di 6 portate veniva solamente 80 euro. Un prezzo da encomio solenne ed applauso finale!

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