DegustazioniTerritori e vini

Vini bianchi campani, bianchi fuori rossi dentro

vini bianchi campani. bianco fuori rosso dentro

Ci sono vini bianchi campani che giocano “in contropiede”. Vini che hanno corpo, profondità e spesso una trama tannica percettibile, caratteristiche che li rendono molto simili a un vino rosso. Ce li fa conoscere Antonella Amodio.

La Campania vitivinicola è un mosaico di suoli e microclimi di grande complessità. Dalle sabbie vulcaniche del Vesuvio e dei Campi Flegrei ai terreni calcareo-argillosi dell’Irpinia, dalle colline tufacee del Sannio alle esposizioni marine della Costiera, del Cilento e delle isole, ogni area imprime un timbro pedo-climatico distintivo. È in questa diversità che nascono i bianchi strutturati, vini bianchi campani capaci di sfidare le categorie tradizionali e di imporsi anche nei mesi freddi.

Quel confine sottile tra bianchi e rossi

Non più soltanto bevute estive: i bianchi campani “dall’anima nera” sono oggi tra i più apprezzati in inverno e superano il vecchio cliché del bianco/estate, rosso/inverno. Hanno corpo, profondità e spesso una trama tannica percettibile, qualità che li rendono perfetti per piatti importanti e temperature di servizio più alte rispetto ai bianchi convenzionali. Attorno ai 12-14°C svelano maggiore complessità, cambiano volto e in degustazione cieca il confine tra bianco e rosso si fa sottile e possono persino trarre in inganno. 

Il loro comportamento “da rossi” non nasce solo da pratiche enologiche come macerazioni pellicolari o ossidazioni controllate, ma soprattutto dalla natura dei vitigni autoctoni campani, dotati di una struttura fenolica e di una materia inusuale per vini bianchi. Parliamo quindi non di vini da uve rosse vinificate in bianco, tema già esplorato in altre occasioni, ma di bianchi in abiti rossi, autentici, ottenuti da uve a bacca bianca, capaci tuttavia di comportarsi al palato con l’intensità e la forza tipiche dei rossi. Sono bianchi che invecchiano bene, guadagnando complessità e sviluppando nel tempo note di miele, idrocarburi e frutta secca e la maturità ne esalta la profondità.

Le quattro uve bianche campane che si vestono di rosso

Tra i vitigni bianchi che si vestono di rosso, spicca la Coda di Volpe, così chiamato per la forma allungata del grappolo. Regala vini di grande densità gustativa e una materia carnosa, che la rende perfetto interprete dei bianchi “in abiti rossi”. Tra le caratteristiche organolettiche evidenzia acidità moderata e corpo pieno. In vinificazioni con macerazione sulle bucce rivela una delicata trama tannica.

Greco, uno dei bianchi più “rossi” d’Italia. Questa uva è nota per la sua forza fenolica e per la sensazione tattile che, a temperatura di servizio più alta, accentua la componente tannica, creando spesso equivoco in degustazione cieca. Strutturato, sapido, con tannino percepibile, ha un potenziale di affinamento incredibile.

Roviello Bianco, vitigno rarissimo chiamato anche Grecomusc. Quasi estinto fino a pochi decenni fa, offre vini di spessore e tenuta sorprendente, con grip tannico e lunga persistenza. È una delle espressioni più autentiche e identitarie della “nuova” Campania del bianco. Ha acidità integrata e note di macchia mediterranee che sono presenti in modo particolare.

Coda di Pecora, vitigno identitario dell’Alto Casertano, rivela una personalità importante e una presenza tannica sorprendente per un bianco. Votato all’invecchiamento, è un vino molto sfaccettato nei profumi e nel gusto: il suo tratto distintivo è l’acidità vibrante unita a una sensazione tattile leggermente asciugante.

Irpinia Coda di Volpe 2018 PerilloIrpinia Coda di Volpe 2018 Perillo

Punteggio: 94/100
Prezzo indicativo in enoteca: € 20,00

100% Coda di volpe. Acciaio. Giallo paglia con nuance dorate. Profumi di burro di arachidi, iodio, idrocarburi e radici. Salmastro, largo e con spalla acida ancora ben presente. Lungo.

Irpinia Coda di Volpe 2022 Tenuta del MeriggioIrpinia Coda di Volpe 2022 Tenuta del Meriggio

Qualità PrezzoPunteggio: 93/100
Prezzo indicativo in enoteca: € 15,00

100% Coda di Volpe. Acciaio. Giallo paglia, intenso. Profumi di camomilla, pesca e salvia. Al palato è ampio, sapido, astringente e persistente, con un ritorno di nocciola.

Campania Greco Fuori Limite Le Vecchie Vigne 2021 Vadiaperti TraerteCampania Greco Fuori Limite Le Vecchie Vigne 2021 Vadiaperti Traerte

Punteggio: 93/100
Prezzo indicativo in enoteca: € 30,00

100% Greco. Acciaio. Giallo paglierino dorato. Olfatto di menta piperita, basilico, pepe bianco e nota affumicata. Al palato è disteso, fresco e equilibrato. Il finale è lungo e persistente.

Greco di Tufo Vigna Serrone 2023 Cantine Di MarzoGreco di Tufo Vigna Serrone 2023 Cantine Di Marzo

Punteggio: 92/100
Prezzo indicativo in enoteca: € 22,00

100% Greco. Acciaio. Dorato chiaro. Il naso offre profumi di frutta gialla e buccia di arancio. Al palato rivela una buona acidità e piacevole sapidità. Persistente e in chiusura svela una leggera presa tannica.

Campania Bianco Grecomusc’ Anfora Bio 2022 Contrade di Taurasi Cantine LonardoCampania Bianco Grecomusc’ Anfora Bio 2022 Contrade di Taurasi Cantine Lonardo

Punteggio: 92/100
Prezzo indicativo in enoteca: € 25,00

100% Roviello Bianco. Vinificazione in cemento. Giallo dorato. Olfatto di zenzero, castagna e buccia di agrumi. Sorso salino, teso e astringente. In chiusura emerge una tessitura tannica. 

Campania Bianco Aciniell’ 2022 Cantine Fratelli AddimandaCampania Bianco Aciniell’ 2022 Cantine Fratelli Addimanda

Punteggio: 93/100
Prezzo indicativo in enoteca: € 20,00

100% Roviello Bianco. Acciaio. Giallo paglierino, luminoso. Profumi di mandarino, cachi e foglie di menta secca. Agile, sapido, con lieve tannicità e di ottima persistenza.

Terre del Volturno Coda di Pecora Sheep 2024 Il VerroTerre del Volturno Coda di Pecora Sheep 2024 Il Verro

Punteggio: 93/100
Prezzo indicativo in enoteca: € 20,00

100% Coda di pecora. Acciaio. Giallo paglia dorato, luminoso. Note di gelso bianco, frutta bianca e mandorla. Sorso verticale e ben bilanciato con la sapidità. In chiusura emerge una nuance di nocciola. 

PRODUTTORI

Che ne pensi di questo articolo?