Come ormai da diverse edizioni, Stefania Vinciguerra partecipa alla giuria di questo Concorso che incorona i migliori Pinot Nero italiani. Qui ci racconta come funziona e com’è andata quest’anno.
Gli appassionati di Pinot Nero in Italia sono molti, e proprio partendo da questo assioma 27 anni fa, in Alto Adige, un gruppo di produttori ha deciso di lanciare la manifestazione Blauburgunder Tage – Giornate del Pinot Nero (l’edizione si quest’anno si svolgerà dal 16 al 19 maggio, sempre a Egna e Montagna). In tempi successivi il comitato organizzatore ha deciso di affiancare alla manifestazione un concorso che, precedendo le giornate dell’evento, sancisse la classifica dei migliori Pinot Nero dell’annata presa in esame (quella in uscita sul mercato), un modo intrigante di invogliare i partecipanti alla manifestazione a verificare la classifica, criticandola o concordando con essa.

Da qualche anno faccio parte della giuria del Concorso che negli anni è cresciuto come numero di campioni e come rappresentatività. Partito come una sfilata di vini altoatesini, si è arricchito di vini provenienti da tutta Italia, in particolare dall’Oltrepò Pavese (la zona italiana con la maggior superficie piantata a Pinot Nero), ma anche da Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli…
Il concorso si svolge con la collaborazione della Sezione Enologia dell’Istituto Sperimentale di Laimburg sotto la supervisione di Ulrich Pedri, secondo un metodo che garantisce l’assoluta anonimità dei campioni degustati e la validità del giudizio dei singoli degustatori.
Ecco come funziona
Raccolti i campioni delle aziende che hanno aderito all’invito del comitato (quest’anno i vini erano 116 e l’annata in esame era la 2022), la mattina del Concorso ogni bottiglia viene preventivamente assaggiata dai responsabili e per ogni vino viene effettuato il blend, cioè si mischiano le varie bottiglie di quel vino e si imbottigliano nuovamente in bottiglie anonime numerate. Ogni degustatore (eravamo 43, provenienti da varie regioni italiane con qualche straniero: giornalisti, sommelier ed enologi) ha un suo percorso di degustazione personalizzato, cioè nessuno degusta i vini nello stesso ordine e il 10% dei vini vengono riproposti all’interno dello stesso percorso, in modo che ogni degustatori assaggi alcuni vini due volte, naturalmente senza saperlo. Darà lo stesso giudizio?
I punteggi vengono inseriti da ogni giudice in via telematica all’interno di un sistema che, facendo le medie, al termine del primo giorno di degustazione permette di stilare una prima classifica. Il secondo giorno saranno nuovamente degustati, sempre con percorsi anonimi, i vini che hanno ricevuto i punteggi migliori, in ragione del 25% del totale.
L’annata 2022
Come detto, l’annata in degustazione quest’anno era la 2022, un’annata decisamente calda, dalle condizioni climatiche spesso estreme, con siccità prolungata e temperature elevate. In generale, quindi, i vini sono risultati più caldi, ricchi e morbidi. Con le dovute differenze stilistiche e territoriali, i vini hanno comunque mostrato un buon equilibrio tra acidità, tannini e struttura, promettendo buona longevità e complessità.
Personalmente ho trovato il livello medio superiore a quello dello scorso anno, ma c’è da dire che i vini cambiano di anno in anno e non è detto che i produttori presenti siano gli stessi.
I vincitori
I vincitori assoluti del concorso sono stati:
- Elena Walch. Alto Adige Pinot Nero Ludwig
- Castelfeder, Alto Adige Pinot Nero Riserva Burgum Novum
- Kellerei Cantina Girlan, Alto Adige Pinot Nero Riserva Trattmann
- a pari merito:
- Cantina Tramin, Alto Adige Pinot Nero Riserva Maglen
- Kellerei Terlan, Alto Adige Pinot Nero Riserva Monticol
Questi invece i campioni regionali:
- Aosta: Grosjeans Vins (uno dei miei preferiti)
- Friuli: Castello di Spessa
- Lombardia: Conte Vistarino
- Piemonte: Bricco Maiolica
- Sicilia: Feudo Arancio
- Toscana: Fattoria di Cortevecchia
- Trentino: Maso Cantanghel
- Umbria: Torre Bisenzio
- Veneto: Borgo Stajnbech
I seguenti produttori hanno raggiunto la finale (in ordine alfabetico):
Cantina Furletti, Cantina Mori Colli di Zugna, Castel Sallegg, Falkenstein, Ferruccio Carlotto, Josef Weger, Kellerei Bozen, Kellerei Eisacktal, Kellerei Kurtatsch, Kollerhof Mazon, Malojer – Gummerhof, Manincor, Pfitscher, Salurnis, Schreckbichl – Colterenzio, Weingut Ploner, Weingut Peter Sölva, Weingut Pitzner, Weingut Seeperle, Weingut Tenuta Rohregger.