Vinogodi prosegue il suo viaggio nella Borgogna bevuta e ci guida alla scoperta del Grand Cru Chablis Les Clos: storia, terroir unico e degustazioni di annate prestigiose da Moreau, Droin, Dauvissat, Ravenau e altri produttori iconici.
Il nome Chablis deriva da un’espressione celtica, cab + leya, “case vicine al bosco”. Chi c’è stato, capisce il perché: il riferimento al paesaggio locale è evidente. Piccoli borghi immersi tra vigne e lembi di foresta. In questo scenario prende forma Les Clos, il Grand Cru più vasto e prestigioso di Chablis, universalmente riconosciuto come la sua espressione più completa ed emblematica.
Origini storiche e ruolo dei Cistercensi
La storia di Les Clos, come la regione Chablisien in generale, affonda nel Medioevo. Furono infatti i monaci cistercensi, già dal IX secolo, a identificare e classificare i migliori vigneti della regione e a “fondare” i clos. Il termine Clos indicava inizialmente un vigneto recintato da mura; con il tempo, le recinzioni murarie sono in parte scomparse, ma il nome ha mantenuto il suo valore simbolico e iconico, estendendosi anche ad altre zone della Côte de Beaune e della Côte de Nuits.
Terroir: perché Les Clos è unico
Il successo del Cru deriva da una combinazione ideale di elementi naturali:
- Suoli diversi lungo il pendio: calcare e pietre verso l’alto, argilla nella parte bassa.
- Esposizione Sud–Sud/Ovest, perfetta per una maturazione graduale in un clima fresco d’estate e freddo pungente d’inverno.
- Origine kimmeridgiana, (di cui abbiamo già parlato) ricca di fossili marini, che dona ai vini un’impronta minerale distintiva.
Grazie a questa combinazione di fattori, i vini derivati dal Cru hanno eccezionale tenuta nel tempo: pur mantenendo finezza ed eleganza tipica, mostrano una sostanza e struttura che li avvicina ai vini della Côte de Beaune. Non è un caso che Les Clos sia diventato un riferimento, quasi un oggetto di culto, per appassionati di tutto il mondo, e , di conseguenza, i prezzi di mercato sono mediamente più elevati rispetto agli altri Grand Cru di Chablis.
Qualcuno si chiederà: qual è la finestra ideale per bere un Les Clos? Tenuto conto delle variabili date dall’annata, dalla esposizione dei vigneti, dalla bravura del produttore: direi, grosso modo … dal prelievo dalla botte fino a 50 anni d’età, se ben conservato…
Quando bere un Les Clos?
Qualcuno si chiederà: qual è la finestra ideale per bere un Les Clos? Tenuto conto delle variabili date dall’annata, dalla esposizione dei vigneti, dalla bravura del produttore: direi, grosso modo… dal prelievo dalla botte fino a 50 anni d’età, se ben conservato…
In conclusione
Les Clos rappresenta il vertice della produzione di Chablis: un equilibrio magistrale tra finezza, mineralità, energia e longevità.
Dalle versioni giovani alle bottiglie più mature, ogni produttore racconta un volto diverso di questo terroir mitico. Un Grand Cru che non smette di affascinare e che, nelle mani giuste, raggiunge livelli di grandezza assoluta.
Degustazioni di annate iconiche
Chablis Grand Cru Les Clos 2018 François de Nicolay
Punteggio: 93/100
Prezzo indicativo: € 90
100% Chardonnay. Lunga maturazione in legno.
Colore paglierino carico, con riflessi verdi. L’espressione al naso è particolarmente ricca, con piacevoli note di miele, frutta a nocciolo e agrumi. Il palato, denso e profondo, riflette la complessità dei suoli calcarei e silicei, con una chiara impronta minerale. Freschezza incisiva e buona ricchezza di bocca.
Chablis Grand Cru Les Clos 2016 Christian Moreau
Punteggio: 94/100
Prezzo indicativo: € 120
100% Chardonnay. 50% in inox, 50% in barrique (2–4 anni; meno del 5% in legno nuovo), 8 mesi su fecce fini in inox.
Giallo dorato chiaro, di bella luminosità. Al naso presenta una gamma di sentori fruttati, dagli agrumi alle pesche bianche e gialle, seguiti da sensazioni di frutti tropicali, con sfumature minerali e pietrose. In bocca è molto ampio ed espressivo, con discreta densità e buona profondità. Interessante la nota silicea in chiusura.
Chablis Grand Cru Les Clos 2010 Gérard Duplessis
Punteggio: 95/100
Prezzo indicativo: € 120
100% Chardonnay. Produttore maniaco del “naturale”, con fermentazioni spontanee compresa la malolattica.
Il colore è dorato senza cedimenti per l’età. I profumi si sono ammorbiditi, con i toni fruttati c’è una leggera sensazione di botrite, senza perdere, però, il tratto minerale. In bocca ha ampiezza e struttura, con ritorni esotici e morbidezza prevalente.
Chablis Grand Cru Les Clos 2010 Jean‑Paul & Benoît Droin
Punteggio: 96/100
Prezzo indicativo: € 160
100% Chardonnay. Parte in inox, in parte in legno; malolattica, assemblaggio dopo 8–10 mesi.
Giallo dorato senza cedimenti. Ha profumi decisamente variegati e dinamici, con note evidenti di frutta secca, leggere spezie, agrumi, pepe bianco. In bocca ha decisione, stoffa, impatto notevole per note di silicati e roccia bagnata che rafforzano la nota acida ancora viva dopo 15 anni.
Chablis Grand Cru Les Clos 2007 Tremblay Marchive
Punteggio: 94/100
Prezzo indicativo: € 100
100% Chardonnay. Vinificazione in barrique e affinamento in acciaio per circa un anno.
Dorato intenso. Le note di pesca gialla e melone si accompagnano a burro d’alpeggio ed erbe officinali, con un interessante profumo finale di aghi di pino. La bocca è accarezzata da una freschezza immutata unita a una marcata struttura glicerica, nel pieno della sua maturità.
Chablis Grand Cru Les Clos 2005 William Fèvre
Punteggio: 96/100
Prezzo indicativo: € 160
100% Chardonnay. 65% in vasche inox e 35% in barrique (fusti di 3-5 anni); affinamento su fecce fini per 15–18 mesi.
Alla vista sorprende per il colore giallo oro carico senza però cedimenti, mantenendo quindi grande trasparenza. I profumi sono avvolgenti di sensazioni tropicali, zenzero, mango, bananito, con una sfumatura di miele d’acacia. Il rimando è chiaro alla zona di Meursault anche per struttura: ampio, rotondo, poderoso: pur mantenendo grande eleganza e equilibrio.
Chablis Grand Cru Les Clos 2002 Billaud Simon
Punteggio: 96/100
Prezzo indicativo: € 350
100% Chardonnay. Affinamento sur lies, con quota minima in rovere usato.
Incredibile il colore giallo oro scarico con ancora qualche riflesso verdognolo. I profumi sono carichi di fiori e di grande mineralità, sale iodato, selce bagnata e coquillage. Al palato ha grande tensione acida, sapido, di nerbo nonostante la grande finezza. Eccellente la lunghezza e la sensazione finale di raffinata florealità.
Chablis Grand Cru Les Clos 2002 Vincent Dauvissat
Punteggio: 97/100
Prezzo indicativo: € 500
100% Chardonnay.
Giallo dorato relativamente chiaro. Profumi decisi e complessi, articolatissimi. Un connubio di frutta, coquillage, pietra focaia, spezie e un delicato boisé. La bocca è amplissima, di struttura decisa pur mantenendo snellezza di sorso per acidità ancora viva. Finale lunghissimo.
Impressiona la longevità e l’integrità, grazie ad una mano ispiratissima (Vincent Dauvissat è considerato il più grande produttore di Chablis assieme a Ravenau) e ad una annata storica.
Chablis Grand Cru Les Clos 2007 François Raveneau
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Punteggio: 98/100
Prezzo indicativo: € 1.300
100% Chardonnay. Fermentazione in acciaio e affinamento in botti di legno vecchie per 12–18 mesi.
Impressiona il colore giallo oro di grande intensità ma con riflessi ancora verdi, come se il tempo si fosse fermato. Al naso si esprime con esuberanza, intensità e articolazione, rivelando un quadro olfattivo dinamico e sempre in evoluzione, ricco, giocato tra conchiglie e ginestra, anice e mentuccia, agrumi e zenzero, con un’insolita quanto eccitante nota di trementina che sconfina nella canfora, accentuandone i tratti balsamici. La bocca mostra un ingresso avvolgente e di notevole densità, scandita da una struttura acido-sapida che crea un ritmo stimolante.
PS: la bottiglia è apparentemente cara, ma dopo i 100/100 Parker per l’annata 2005, Raveneau è diventato un vero oggetto di culto. Penso però sia necessario un piccolo sacrificio per comprendere la grandezza a cui può tendere uno Chablis…
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