Diffusissimo vitigno e amatissimo vino piemontese, il Dolcetto continua a crescere nel cuore di molti consumatori. Ecco la nostra classifica dei migliori 10.
Originario del Piemonte, dove è diffusissimo, (e della Liguria, dove prende il nome di Ormeasco), il Dolcetto è tra le varietà più amate e tradizionali della regione. Questo vitigno predilige i terreni collinari, purché siano asciutti e poco fertili, è abbastanza resistente alle malattie, di resa media, e soprattutto la sua qualità è costante anno dopo anno.
Il vino che se ne ricava ha un bel colore rubino violaceo, profumi fragranti e vinosi e al giusto corpo unisce una buona alcolicità: è equilibrato per acidità e morbidezza, e ha un caratteristico e gradevole retrogusto amarognolo. Questa grande piacevolezza spiega, insieme al buon rapporto qualità/prezzo, il segreto del suo successo, che valica i confini piemontesi.
In vendemmia il Dolcetto (che, lo ricordiamo, è dolce solo di nome) è abbastanza precoce, ed è il primo vino dell’annata ad essere pronto. Nelle zone più vocate dà un vino di buona stoffa, capace d’invecchiare per più di qualche anno. Ha ricevuto il riconoscimento della Doc in ben sette zone del Piemonte, in ognuna delle quali esprime diverse sfumature. I più robusti e longevi sono quelli d’Alba, di Diano d’Alba e di Dogliani (questi ultimi Docg).
Questa è la nostra classifica dei migliori Dolcetto, con il Papà Celso di Marziano Abbona che svetta su tutti, seguito da molti a pari merito. Una lista di vini di altissimo livello qualitativo e di grande piacevolezza gustativa. Per leggere i punteggi (dove ci sono gli ex aequo l’ordine è alfabetico), la descrizione e il prezzo, cliccare sul nome.
Questi vini sono tutti 100% Dolcetto. Segnaliamo anche, fuori classifica, il Bricco del Drago di Poderi Colla, della denominazione Langhe, che prevede l’85% di Dolcetto con il saldo di Nebbiolo.