Le quotazioni delle produzioni annuali di vino sono disponibili sui siti delle Camere di Commercio di tutta Italia. È una sorta di borsa merci per il vino e guardarne i dati aiuta a capire questo mondo. Un tanto al litro.
Prendendo in considerazione le proteste che vengono da diverse parti, e con ragioni opposte, sul prezzo dei vini, sui ricarichi, su quelli troppo bassi che si vedono sugli scaffali dei supermercati, magari per offerte varie, vi vorrei mettere a conoscenza di una cosa.
Ricordate il film “Una poltrona per due” nel quale Dan Aykroyd ed Eddy Murphy interpretano il ruolo di due operatori di borsa e riescono a far saltare il banco arricchendosi enormemente? Bene, tutto era basato sulla speculazione che riguardava il succo surgelato di arance. Vuol dire che anche a Wall Street c’è una borsa merci importantissima non solo per titoli, materie prime come gas e petrolio, o per la soia e il grano, ma per moltissime merci agricole.
In modo molto diverso e più locale, una cosa simile, con tutte le differenze del caso, avviene anche per il vino. Le Camere di Commercio provinciali, e pensate quante sono, hanno quasi tutte una sorta di borsa merci per il vino e le quotazioni sono tutte on line
Qualche esempio?
La Camera di Commercio di Cuneo dà le quotazioni per ettolitro dei principali vini sfusi a Docg. Per il Barolo vanno da 893,54 a 950,53 euro ad ettolitro, per il Barbaresco da 694,33 a 724,68. Roero Arneis da 311,80 a 334,34. Apparentemente molto basse, ma se andiamo altrove, in quella di Bari, vediamo che il Primitivo di Gioia del Colle è a 120 euro ad ettolitro.
In Toscana, il Chianti vale alla Camera di Commercio di Firenze da 98 euro a 132, il Chianti Classico da 325 a 370, il Toscana Sangiovese Igt da 80 a 115, sempre per ettolitro. A Siena il Brunello è quotato fra gli 850 e i 1000 euro, il Rosso di Montalcino fra 350 e 400. A Treviso il Conegliano Valdobbiadene Prosecco (quello Docg) vale 250 euro, quello Doc solo 191,50. Il Soave Classico a Verona è a 120 euro.
Tutto sempre per ettolitro, ma se dividete per cento, avrete il dato al litro. Se poi moltiplicate per tre e dividete per quattro, avrete il dato del costo vivo del vino contenuto in una bottiglia da 0,750 l. Ma potete fare facilmente una ricerca da voi, è facile.
Perché vi racconto questo?
Come sempre per fare chiarezza, per darvi dei dati reali e per provare a spiegare come va il mondo del vino. Come funziona? Come una borsa merci, meno spettacolare di quella di “Una poltrona per due”, ma alla fine simile.
Chi compra? Imbottigliatori, principalmente. I quali, che piaccia o meno, fanno parte a tutti gli effetti e legalmente, del comparto vitivinicolo italiano, del quale rappresentano percentuali a due cifre.
Cosa fanno? Linee di produzione loro, ma anche molti marchi specifici, i cosiddetti “marchi grigi”, magari per l’estero, con etichette dei vari gruppi di GDO tedeschi e inglesi, ma anche italiani, anche di hard discount, oppure per altri soggetti, che acquistano in parte dei quantitativi di sfuso per aumentare la propria produzione.