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Les Chevaliers, la svolta qualitativa della Cave des Onze Communes

Bolla per degustazione Les Chevaliers Cave des Onze Communes

La Cave des Onze Communes è la più grande cooperativa vitivinicola della Valle d’Aosta. Con il nuovo Fumin Les Chevaliers, realizzato con la consulenza di Beppe Caviola, la svolta qualitativa è assicurata.

Con l’arrivo alla più grande cooperativa della Valle d’Aosta di Beppe Caviola, noto enologo e consulente delle Langhe, i vini entrano in una nuova dimensione. Diventano appetibili, soprattutto per il prezzo accessibile, anche per l’alta ristorazione, grazie anche al progetto Les Chevaliers. 

Con il 28% della produzione della regione, grazie ai 73 ettari totali a disposizione da cui attingere e selezionare le uve, la Cave des Onze Communes ha avviato da qualche anno un processo di cambiamento, ampliando la propria offerta produttiva. Prima con la linea Coin Noble, poi con la Miniera e infine con Les Chevaliers, recentemente presentata al Castello di Aymavilles, luogo strettamente legato a questa importante realtà della Vallée. Questo progetto invia un chiaro messaggio ai soci, ai partner, al mercato e ai consumatori: fare qualità è l’unica strada percorribile. 

Les Chevaliers, la svolta qualitativa della Cave des Onze Communes

Cantina Cave des Onze Communes
Con Les Chevaliers, infatti, si realizza qualcosa che prima non c’era, si raggiunge l’apice qualitativo ogni annata, presentandolo in
bottiglie numerate (1300) dalla forma iconica, vestite con un’etichetta che mostra un cavaliere a cavallo in armatura, a testimonianza della storia. 

Per il debutto di questo progetto, nell’annata 2021, a cui seguiranno altre release nei prossimi anni (forse uno Chardonnay o Pinot Noir), non si poteva scegliere varietà più autoctona e rossa del Fumin, che affina in tonneau di legno da 500 litri per 36 mesi. Il vino è un assemblaggio di parcelle, vinificate separatamente, che si sono distinte per qualità. L’intento è quello di presentare una versione di Fumin che non c’era: elegante, nitida e serbevole.

Il territorio, il vino e la famiglia Challant

Torrette
Il vino è storia e la Valle d’Aosta ha tanto da offrire se si dedica un po’ di tempo a cercare. Il
legame con il territorio è ben visibile nel logo aziendale della Cooperativa, attraverso lo stemma della nobile famiglia Challant, dinastia originaria della Savoia, che ha avuto una lunga e significativa influenza in diverse regioni delle Alpi e in particolare nella Valle d’Aosta. 

Castello di AymavillesDiscendenti dai conti di Savoia, gli Challant furono una delle famiglie più potenti della regione durante il Medioevo e il Rinascimento, distinguendosi per le alleanze con altre nobili casate, per il loro impegno militare e per la loro influenza politica nella zona. Nel corso dei secoli, i Challant accumularono ricchezze e potere, diventando anche noti mecenati e sostenitori delle arti.

Il castello di Aymavilles è stata una delle residenze più prestigiose della famiglia, che nel corso dei secoli ampliò e rinforzò l’edificio, adattandolo alle necessità difensive e residenziali. Oggi, nelle antiche scuderie, ha sede il neo-consorzio dei vini della piccola regione al confine con la Francia.

PER LEGGERE LE DESCRIZIONI DEI VINI, CON IL PUNTEGGIO E IL PREZZO MEDIO A SCAFFALE, CLICCA SULLE SCHEDE SOTTOSTANTI.

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