Ottima sia tiepida che fredda, questa torta rustica si può servire come antipasto, piatto unico o per un picnic. Noi la abbiniamo al Valdobbiadene Prosecco Superiore Bosco di Gica Brut Adami.
Questo spumante ha una buona acidità che pulisce il palato dalla cremosità della ricotta, le bollicine aggiungono vivacità e leggerezza, perfette per contrastare la consistenza morbida e vellutata del ripieno.
Ingredienti (per uno stampo da 24 cm)
1 rotolo di pasta sfoglia; 250 g di ricotta (ben scolata, preferibilmente di pecora o vaccina); 2-3 carote (circa 200 g); 150 g di piselli (freschi o surgelati); 2 uova; 40 g di parmigiano grattugiato; 1 cipollotto (o mezza cipolla bianca); Olio extravergine d’oliva; Sale e pepe q.b.; Noce moscata; Erbe fresche (menta, prezzemolo o timo)
Preparazione
Preparare le verdure: tagliare le carote a julienne e sbollentare i piselli per 5 minuti in acqua salata. In una padella con un filo d’olio, rosolare il cipollotto tritato, poi aggiungere carote e piselli. Cuocere per una decina di minuti. Salare, pepare e lasciar intiepidire.
Preparare il ripieno: in una ciotola, sbattere le uova con un pizzico di sale, pepe, noce moscata e parmigiano. Unire la ricotta e mescolare fino a ottenere una crema omogenea.
Aggiungere le verdure cotte e le erbe fresche tritate.
Assemblare la torta: stendere la pasta sfoglia in una tortiera foderata con carta forno. Versare il ripieno e livellare bene. Ripiegare i bordi verso l’interno. Se piace, spennellarli con un po’ di uovo o latte per un effetto dorato.
Cuocere in forno statico a 180°C per circa 35–40 minuti, finché la superficie è dorata e il ripieno ben rassodato.
Lasciar intiepidire prima di tagliare.
Ottima anche fredda il giorno dopo!
(Foto di apertura “Non solo le torte di Anna”)
Vino in abbinamento
Valdobbiadene Prosecco Superiore Bosco di Gica Brut Adami
Giallo paglierino con spuma fitta e bollicine continue. Al naso è soprattutto fruttato di pera e melone bianco con note floreali fresche. Palato teso, lineare e con una bella freschezza. Piacevoli sensazioni agrumate persistenti e una tostatura leggera speziata. Gusto rotondo e armonico-
Zona di produzione: colline del Conegliano Valdobbiadene, altitudine 180 – 300 metri. Terreno eterogeneo. Presenti in gran numero colline con suolo argilloso, spesso calcareo, con arenarie e marne, magro, asciutto e poco profondo, soprattutto alle altitudini maggiori. Colline spesso con forti pendenze sistemate a girappoggio con esposizione prevalente a Sud.
Vitigni: 93-97% Glera, 3-7% Chardonnay. Sistema di allevamento Doppio capovolto, Cappuccina. Densità d’impianto: 2500-3300 piante per ha.
Vendemmia: dal 20 settembre al 10 ottobre.
Processi produttivi: la pressatura avviene con presse pneumatiche e decantazione statica del mosto; segue la fermentazione a temperatura controllata (17-19°C) con lieviti selezionati naturalmente, prima della fase di affinamento e la sosta sulla feccia nobile in acciaio per minimo tre mesi. La presa di spuma avviene con il metodo italiano. Temperatura di rifermentazione: 15-17°C. Stabilizzazione a freddo (-4°C).
Gradazione alcolica: 11% vol.
Temperatura di servizio: 8-10°C.
Abbinamenti consigliati: si sposa a numerosi piatti della cucina italiana, in special modo a risotti ai frutti di mare, ma anche ai funghi porcini. È da provare con le linguine ai fasolari. È di ottimo supporto al classico tagliere di salumi e prosciutto crudo ed a piatti con verdure dove si trovano asparagi e radicchio trevigiano tardivo. Infatti, i sapori tendenti all’amaro di queste verdure, arricchiscono piacevolmente il Bosco di Gica. Infine, la torta salata con ricotta carote e piselli eleva la sua capacità armoniosa e di piacevole pienezza.