Un anniversario importante quello del Consorzio del Montecucco, che rinnova l’impegno continuo verso eccellenza, sostenibilità e sguardo al futuro. Ce ne parla Francesca Granelli.
Il Consorzio Tutela Vini Montecucco celebra nel 2025 un traguardo importante. 25 anni di attività, durante i quali ha saputo valorizzare un territorio straordinario, ricco di tradizione e vocato alla viticoltura di qualità. Questo anniversario segna un quarto di secolo di successi, ma anche di sfide superate, con l’impegno continuo verso l’eccellenza, la sostenibilità e l’innovazione.
I numeri positivi della vendemmia 2024

Nel corso del 2024, il Consorzio ha registrato risultati significativi, che dimostrano la vitalità della denominazione. La vendemmia 2024 ha visto un incremento del 41% nell’uva conferita in cantina rispetto all’anno precedente, passando da 12.682 quintali a 17.924 quintali. Anche l’imbottigliato ha segnato un aumento del +10%, con 5.500 ettolitri di vino nelle tipologie Montecucco Doc e Montecucco Sangiovese Docg, equivalenti a oltre 720.000 bottiglie da 0,75 litri. Un bilancio che conferma la crescente attenzione verso la qualità e la sostenibilità, valori fondamentali per il Consorzio.
Giovan Battista Basile, Presidente del Consorzio, ha dichiarato: “Il 2024 è un anno che ci dà grande soddisfazione. I dati di crescita sono la conferma che il nostro impegno per la qualità e per un modello di viticoltura sostenibile stanno dando i loro frutti. Guardiamo al futuro con grande ottimismo”.
Celebrazioni in anteprima a Firenze

Le cantine del Montecucco, presenti alla giornata dedicata all’Altra Toscana durante le Anteprime di Toscana 2025 a Palazzo degli Affari di Firenze, hanno proposto una selezione dei propri vini in abbinamento a un menù studiato appositamente presso il ristorante Cibrèo.
La cucina del Cibrèo, a firma dell’Executive Chef Oscar Severini e del Resident Chef Maurizio Corsini, ha proposto i suoi piatti iconici, per esprimere al meglio la storia del ristorante, che si tramanda dal 1979, con sapori volti ad enfatizzare l’abbinamento enologico.

Si sono quindi aperte le danze con l’amuse bouche di Paté di fegatini su cioccolato fondente salato, accompagnato da un calice di Montecucco Vin Santo Le Stoie 2015 di Peteglia, rirpoposto anche in finale. Si è proseguito con “Un insieme di cose buone”, il piatto di entrata con assaggi di sapori toscani: Crostino con paté di fegato e cipolla, Pane bruscato e alici, Pomodori secchi, Prosciutto toscano, Formaggio pecorino, Aringa. Un’escalation di sapori che ha richiesto non solo l’abbinamento con il Montecucco Vermentino Lillatrino 2022 di Pierini e Brugi, ma anche quello con i due Montecucco Rosso Leremo 2022 e Scarafone 2019 rispettivamente di Villa Patrizia e Palmoletino.

Vini che, insieme al Montecucco Rosso Riserva Impostino 2019 di Tenuta L’Impostino, hanno accompagnato egregiamente anche il Plin Ripieno di Genovese di Manzo brasato lentamente e crema di Parmigiano. Blend di Sangiovese, Merlot e Syrah, vinificato in cemento e legno, questo vino nel calice si esprime in modo estremamente elegante. Note olfattive di ciliegia e frutti di bosco, spezie, una buona sensazione di freschezza al palato bilanciata da un tannino giovane e di ottima qualità.
Dal Plin al timballo di tortiglioni

Altro piatto rappresentativo del Cibrèo è il Timballo di tortiglioni, ai funghi porcini ricoperto “della Nostra Cacio & Burro”. L’abbinamento è stato con il Montecucco Sangiovese Cartacanta 2021 di Basile, il Montecucco Sangiovese La Fonte 2021 di Tenuta Pianirossi e il Montecucco Sangiovese Tribulo 2019 di Poggio Stenti.
Eccellente la portata di coscia di faraona ripiena di castagne e maggiorana, delicato l’abbinamento con il Montecucco Sangiovese Riserva La Casetta 2019 di Podere Montale, il Montecucco Sangiovese Riserva 2019 di Peteglia e il Montecucco Sangiovese Riserva Poggio Lombrone 2018 di ColleMassari.
