“Sulle tracce del Gallo nero”, il libro scritto per conto del Consorzio del Chianti Classico in collaborazione con Paolo De Cristofaro, ha vinto il premio letterario Bruno Lunelli “un libro di vino”.
Perdonatemi un po’ di autoreferenzialità stavolta. Solo perché il libro “Sulle tracce del Gallo nero” che ho scritto con la preziosa collaborazione di Paolo De Cristofaro, uno che scrive bene, ha vinto il premio letterario Bruno Lunelli “un libro di vino”.
Alla mia età, ben diversa da quella di Paolo, che di soddisfazioni professionali avrà il tempo per averne, è una bella notizia e la voglio condividere con voi. Quel libro, scritto nella torrida estate del 2023, e dedicato alla storia del Consorzio del Chianti Classico che avrebbe festeggiato nel 2024 i suoi primi cento anni, è venuto bene e questo premio ce lo attesta. Non è solo un libro sul vino.
Ripercorrendo la storia del Chianti Classico
Con Paolo abbiamo voluto ripercorrere, attraverso la storia del Chianti Classico e del suo simbolo, il Gallo Nero, appunto, molti eventi che hanno caratterizzato il nostro Paese, fin dalla battaglia di Montaperti nel 1260. Rispolverando i vecchi studi di Storia Medievale e Moderna e Contemporanea che feci cinquant’anni fa. Mi sono rivisto studente di Paolo Brezzi, di Rosario Romeo e di Renzo De Felice, oltre che di Gennaro Sasso e di Guido Calogero.
Poi, ho avuto a che fare con Marco Bolasco, antico collaboratore ai tempi del Gambero Rosso, che ora è un manager della Giunti, l’editore del libro. Con Davide Mazzanti, implacabile tutor che speriamo, io e Paolo, di aver impressionato per la puntualità delle consegne dei vari capitoli.
Ovviamente con i responsabili del Consorzio del Chianti Classico, dal presidente Giovanni Manetti, amico di vecchia data, alla direttrice Carlotta Gori. Poi Silvia Fiorentini e Caterina Mori, che hanno letto tutto. Così come Francesco Ricasoli e Giuseppe Mazzocolin, uomini colti, e Lucia Franciosi, che del Consorzio fu una delle colonne per almeno due decenni. Anche lei, donna colta, ha letto e corretto.
Prosa giornalistica e ritmo incalzante
Idea fondamentale, ed è stata di Paolo De Cristofaro, scrivere tutto al presente, quasi fosse una cronaca di ciò che stava accadendo e non di ciò che era accaduto. Il risultato è una prosa giornalistica, con un ritmo incalzante e nessuna retorica. Basta questo per essere contenti di essere stati capiti. Perciò ringrazio la giuria e la famiglia Lunelli per il premio e per la sorpresa davvero inaspettata.
1 commento
Complimenti Doc! Ti toccherà firmarmi la copia… 🙂