GourmetRicetta della settimana

Pappardelle al ragù di cinghiale

Questo piatto è un classico della cucina toscana ed è perfetto per esaltare i sapori del Nebbiolo d’Alba Roccheri dei Marchesi di Barolo, poiché il gusto robusto del cinghiale si sposa bene con la struttura del vino.

Ingredienti per 4 persone:

350g di pappardelle (o pasta simile), 400g di carne di cinghiale macinata; 1 cipolla, tritata finemente; 2 carote, tagliate a dadini; 2 gambi di sedano, tagliati a dadini; 2 spicchi d’aglio, tritati;1 bicchiere di vino rosso; 1 lattina (400g) di pomodori pelati; 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; 2 foglie di alloro; 2 rametti di rosmarino; Sale e pepe q.b.;Olio d’oliva q.b.; Parmigiano grattugiato (per servire)

Preparazione:

Scaldare un po’ d’olio d’oliva in una grande pentola a fuoco medio. Aggiungere la carne di cinghiale macinata e rosolare fino a dorarla, quindi rimuoverla dalla pentola e metterla da parte.

Nella stessa pentola, rosolare la cipolla, le carote, il sedano e l’aglio fino a renderli teneri. Aggiungere il concentrato di pomodoro e mescolare bene con le verdure.

Versare il vino nella pentola e lasciarlo bollire per alcuni minuti per far evaporare l’alcol. Aggiungere i pomodori pelati, le foglie di alloro e i rametti di rosmarino.

Riportare la carne di cinghiale nella pentola e coprire con un coperchio. Cuocere a fuoco lento per almeno 2 ore, mescolando di tanto in tanto, fino a che il ragù si addensi e i sapori si sviluppino.

Nel frattempo, cuocere le pappardelle in abbondante acqua salata seguendo le istruzioni sulla confezione. Scolarle al dente.

Una volta che il ragù di cinghiale è pronto, rimuovere le foglie di alloro e i rametti di rosmarino.

Condire le pappardelle con il ragù e mescolare bene.

Servire le pappardelle al ragù di cinghiale calde e, se piace, aggiungere pepe nero macinato fresco. Andrebbe aggiunto abbondante parmigiano grattugiato, verificare se piace a tutti i commensali.

Vino in abbinamento:

Nebbiolo d’Alba Roccheri dei Marchesi di Barolo

Colore rosso rubino, con bordo granato. Al naso note dolci della confettura di frutti di bosco cui si affiancano, sullo sfondo, profumi di viola selvatica. Il sapore è intenso, con sentori speziati di cannella e noce moscata, strutturato ma ben equilibrato, con tannini morbidi e suadenti.

Zona di produzione: Colline calcareo argillose di medio impasto, da cui il Nebbiolo estrae sali minerali e oligoelementi che ne arricchiscono la struttura; dai terreni ricchi di sabbie quarzose e limo preleva profumi fragranti e fruttati.

Vitigno: 100% Nebbiolo. Le viti vengono allevate a controspalliera col sistema Guyot, su colline di buona pendenza, a volte assai ripide.

Vinificazione: L’uva, raccolta esclusivamente a mano, giunge in cantina integra e viene rapidamente pigiata e diraspata delicatamente per estrarre dalla buccia e dalla zona più esterna dell’acino solo le frazioni più nobili ed aromatiche. La fermentazione, a temperatura controllata, avviene in vasche termo condizionate. La macerazione sulle bucce si protrae per tutta la fermentazione: periodici rimontaggi soffici, con mosto che ha, giorno dopo giorno, una gradazione alcolica più elevata, permettono di estrarre delicatamente tannini e colore in modo graduale e selettivo. La separazione delle bucce avviene solo quando tutto lo zucchero si è trasformato in alcol.

Affinamento: Travasato in tini di cemento vetrificato, mantiene a lungo la temperatura post-fermentativa di circa 22° C. In questo modo la fermentazione malolattica si avvia e termina spontaneamente in tempi brevi. Una maturazione di alcuni mesi in botti di rovere, modulata ogni anno in base alle caratteristiche del vino, ne completa l’evoluzione, affinandone l’armonia e accrescendone l’ampiezza del bouquet. Il plateau di maturazione è compreso fra i 2 e gli 8 anni.

Gradazione alcolica: 13,5% Vol.

Temperatura di servizio: 18°C.

Abbinamenti consigliati: Grazie alla sua struttura, si abbina bene ad antipasti saporiti, primi piatti con sughi ricchi, carni arrosto o stufate. È anche un compagno ideale per salumi freschi e formaggi stagionati.

QUESTA RICETTA È OFFERTA DA MARCHESI DI BAROLO

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