È appena giunta in redazione una triste notizia: è morto Cesare Pillon, grande giornalista e amico di lunga data.
Si è spento Cesare Pillon, 94 anni, torinese da famiglia di origini venete. Giornalista colto e curioso, Pillon è stato tra le firme più autorevoli e longeve del giornalismo enogastronomico italiano.
Aveva iniziato giovanissimo, a soli ventun anni, all’Unità, per poi collaborare con testate prestigiose come il Corriere della Sera e Il Mondo. Nel corso della sua lunga carriera si è occupato di cronaca nera, politica, economia, costume e critica cinematografica, oltre a pubblicare diversi volumi dedicati alla storia del movimento operaio.
Dalla fine degli anni Settanta il suo interesse si è rivolto sempre più verso il mondo del vino, che ha saputo raccontare con rigore e sensibilità, unendo competenza storica e capacità di ascolto. Autore delle voci storico-culturali dell’Enciclopedia del Vino edita da Boroli, Pillon ha fatto parte della commissione che permise a Christie’s di organizzare la prima asta di vini italiani, contribuendo così a portare il nostro patrimonio enologico all’attenzione internazionale.
Fino agli ultimi anni ha continuato a scrivere di vino e a osservare con lucidità l’evoluzione del mercato sulle pagine di Milano Finanza, mantenendo intatta la passione e la curiosità che lo hanno accompagnato per tutta la vita.
In una recente intervista rilasciata a Giacomo Bersanetti aveva detto: «Quando mi avvicino a un vino cerco emozioni nuove e personaggi insoliti, che mi colpiscano. Il mondo del vino è ricchissimo di persone straordinarie, di amicizie che nascono attorno a una bottiglia. È difficile stabilire un rapporto altrettanto intenso con un astemio».
Con la sua penna acuta e il suo sguardo umano, Cesare Pillon ha contribuito in modo profondo a costruire la cultura del vino in Italia. A lui va il ricordo affettuoso e riconoscente di tutti noi che lo abbiamo conosciuto e stimato.



