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Evo Bistrot Centumbrie: l’Umbria agricola veste pop

Evo Bistrot Centumbrie tavola

Tradizione e stile moderno si fondono in un equilibrio raro nell’Evo Bistrot, vicino Perugia. Per chi cerca autenticità senza nostalgia, è un indirizzo da segnare. Parola di Francesca Granelli.

C’è un luogo, sulle sponde del lago Trasimeno, dove l’Umbria agricola si rivela in una forma inaspettata. Si chiama Evo Bistrot Centumbrie, ed è il bistrot dell’azienda Centumbrie, realtà agricola d’eccellenza che produce olio, legumi, cereali, farine e ortaggi con un’impronta biologica e sostenibile ad Agello, vicino Perugia. Ma non aspettatevi la solita “country house” in stile rustico-chic. Qui il linguaggio è un altro.

L’ambiente rompe gli schemi: colori accesi, geometrie, scritte luminose e una cura quasi provocatoria del design. Uno stile pop che sorprende — e diverte — in un contesto rurale. L’effetto è straniante, ma voluto. Perché il contrasto è parte dell’identità di Evo: un bistrot che osa nell’estetica ma resta solido nei contenuti.

I piatti da provare di Evo Bistrot, la cucina di Lunghi

Evo Bistrot CentumbrieLa cucina, guidata dallo chef Elia Lunghi, è l’espressione diretta della materia prima aziendale. Legumi umbri, ortaggi di stagione, farine macinate a pietra, carni e formaggi del territorio diventano protagonisti di piatti contemporanei per tecnica e presentazione, ma profondamente radicati nel gusto. Il nome Evo non è solo un riferimento stilistico, ma anche un richiamo all’olio extravergine — fiore all’occhiello dell’azienda — che accompagna, esalta e firma molti dei piatti in carta.

Tra le proposte del nuovo menu, spiccano piatti come la lingua di manzo con fagioli neri, aglio nero e semi di finocchio o il sorprendente cuore di manzo, che, a differenza delle classiche cotture lente, viene proposto come una tagliata, accompagnato da radicchio e aceto.

Non mancano suggestioni vegetali e marine: cipolla grigliata, terra di olive, spuma di bufala, gel di pomodoro e santoreggia, oppure il risotto croccante con scampi, pimentón de la Vera, pomodoro e topinambur. 

Tra i primi spicca l’agnolotto doppio di faraona, farcito con ricotta, fegatini e crema di erbe amare. Tra i secondi, da segnalare la coda di rana pescatrice al curry verde con kiwi e taccole. In chiusura, un dolce tipicamente umbro, rivisitato con eleganza: crescionda spoletina, caramello e mandarino.

Nel calice, la selezione è altrettanto consapevole: una carta dei vini orientata verso piccole produzioni, vini naturali e biologici, con un’attenzione particolare all’Umbria e alle varietà autoctone, ma con aperture curiose anche su territori meno battuti. 

Il progetto di Evo Bistrot Centumbrie non è solo a tavola

Nel segno di un approccio al benessere che va oltre la buona tavola, Evo Bistrot ha avviato una collaborazione con Orior, centro dedicato al movimento e alla cura del corpo situato a poca distanza dal ristorante. L’iniziativa nasce da una visione condivisa: favorire uno stile di vita equilibrato, in cui alimentazione consapevole, attività fisica e attenzione alla qualità della vita dialogano in modo sinergico. Il progetto è stato presentato lo scorso 12 aprile presso Italia Endurance Stables & Academy, luogo simbolo per chi vive lo sport come filosofia quotidiana. 

Un equilibrio possibile tra passato e presente

Accanto all’Evo Bistrot si trova il frantoio, emblema dell’agricoltura umbra più autentica. Qui, la cultura materiale del passato incontra l’energia visiva del presente: da un lato, l’identità solida e silenziosa dell’olio; dall’altro, l’estetica vivace e contemporanea del bistrot. Tradizione e stile moderno si fondono in un equilibrio raro, quasi a voler lanciare un messaggio: la tradizione può restare fedele a sé stessa, pur rinnovandosi per dialogare con i consumatori di oggi.

Evo Bistrot è un esempio raro di coerenza: è figlio della terra umbra ma parla una lingua visiva cosmopolita. È un progetto agricolo che si racconta anche attraverso la cucina. Ed è, soprattutto, un ristorante dove l’estetica non schiaccia mai il contenuto, ma lo amplifica. Per chi cerca autenticità senza nostalgia, è un indirizzo da segnare.

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