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Nebbiolo Prima, la prima delle anteprime

Nebbiolo Prima 2025

Ogni anno, i maggiori Consorzi vinicoli organizzano la degustazione in anteprima delle nuove annate, solitamente per la stampa e per gli operatori del settore. Apre le danze Nebbiolo Prima, dedicata ai grandi rossi piemontesi.

Dal 22 gennaio ad Alba il Consorzio Albeisa ha organizzato la prima delle degustazioni in anteprima in Italia. Si chiama Nebbiolo Prima e nei fatti ha aperto un periodo che poi andrà avanti per un paio di mesi. Segue a ruota Grandi Langhe a Torino, poi ci sarà la Valpolicella e a metà febbraio tutte quelle dedicate ai vini toscani e così via. Ma Nebbiolo Prima è la prima in ordine cronologico. 

Erano presenti molte aziende di Barolo, Barbaresco e Roero che utilizzano la bottiglia Albeisa, ma anche cantine che non fanno parte di quel consorzio e che hanno proposto in assaggio, rigorosamente anonimizzato, i vini delle annate in uscita sul mercato. 

Una degustazione professionale per addetti ai lavori

Sono stati invitati esponenti della stampa italiana ma soprattutto internazionale, ed è stata un’occasione di confronto davvero interessante anche per i partecipanti, che hanno potuto discutere come ogni anno sul valore delle vendemmie, sull’evoluzione degli stili enologici, sull’eventuale mutamento di punti di vista da parte della critica. Poi, chi ha voluto, ha potuto visitare cantine e conoscere anche nuovi produttori emergenti. 

Certo, non è aperta al pubblico (Grandi Langhe invece lo è), ma d’altro lato è davvero molto professionale, gli assaggi coperti da fare sono su centinaia di vini e non sarebbe molto divertente per un non addetto ai lavori. Per chi scrive però è una fra le manifestazioni più utili e personalmente ci vado da anni e mi chiarisco le idee. Fra l’altro, alcune piccole cantine le ho potute conoscere proprio lì. Amalia Cascina in Langa e Livia Fontana, ad esempio. Poi, alcuni vini molto difficili da assaggiare altrove, come quelli di Marta e Carlotta Rinaldi, o di Alberto Di Gresy. Solo per citare i primi che vengono in mente.

1 commento

Giuseppe Macchi 27 Gennaio 2025 at 12:40

Conosco il Sig Cernilli da molti anni e la mia stima nei suoi confronti è sempre maggiore. Gli auguro di dare ancora il suo valido contributo alla professione ed ai produttori per molto tempo.

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