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Cesare Cecchi confermato alla presidenza del Consorzio Vino Toscana

Cesare Cecchi, presidente consorzio vino toscana

Cesare Cecchi sarà il Presidente del Consorzio Vino Toscana per il terzo mandato consecutivo. A nominarlo il nuovo Consiglio di amministrazione del Consorzio, eletto dall’assemblea lo scorso 23 maggio. I vicepresidenti sono Ancillotti e Frescobaldi.

Sono onorato ed anche emozionato per questa conferma alla presidenza – ha affermato il Presidente Cesare Cecchi – ringrazio il Consiglio per la rinnovata fiducia e per non avermi mai fatto mancare il prezioso supporto dei suoi membri per sviluppare insieme questo nuovo progettoCon Stefano Campatelli  – mio braccio destro fino dall’inizio di questa impresa – abbiamo lavorato su più fronti: primo fra tutti il riconoscimento del Consorzio da parte del MIPAAF che abbiamo ottenuto il 21 agosto 2023 e sul coinvolgimento dei produttori che ad oggi è cresciuto del 577,14% a riprova dell’interesse suscitato nel settore del Vino Toscana IGT e della necessità di fare sistema”. 

Il commento del Presidente della Regione Giani e dell’Assessore Saccardi

Desideriamo esprimere le più sincere congratulazioni a Cesare Cecchi per la sua riconferma alla presidenza del Consorzio Vino Toscana. È una notizia che accogliamo con grande favore in Regione, poiché testimonia la continuità di un percorso di eccellenza e la fiducia riposta in una guida capace e lungimirante”, lo hanno detto il presidente Eugenio Giani e la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi alla notizia della rielezione.

Il lavoro svolto dal presidente Cecchi e da tutto il Consorzio negli ultimi anni è stato eccezionale – dice la vicepresidente Saccardi – come dimostra la straordinaria crescita del numero di soci e il riconoscimento ottenuto dal MIPAAF. Questi successi non solo consolidano il posizionamento del Vino Toscana IGT sul mercato, ma rafforzano anche il ruolo della nostra regione come cuore pulsante della vitivinicoltura di qualità. Sono particolarmente orgogliosa di vedere come il settore del vino, e in particolare il Consorzio, sia un esempio virtuoso di come fare sistema e valorizzare il territorio. L’impegno per la tutela del nome geografico “Toscana” e la lotta alle contraffazioni sono azioni fondamentali che la Regione sostiene con convinzione”.

Auguriamo a Cesare Cecchi e al rinnovato Consiglio – conclude il presidente Giani – un buon lavoro per questo nuovo triennio, con l’auspicio che possano proseguire con lo stesso entusiasmo e la stessa determinazione nel promuovere l’innovazione, la sostenibilità e l’ulteriore valorizzazione del nostro patrimonio vitivinicolo. La Regione Toscana è e sarà sempre al loro fianco per raggiungere nuovi e prestigiosi traguardi”.

Il Consiglio di amministrazione 2025-2027

Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Vino Toscana per il triennio 2025-2027 è così composto: Cesare Cecchi (Agricola Villa Cerna) Presidente, Davide Ancillotti (Chiantigiane coop) Vicepresidente, Lamberto  Frescobaldi  (Frescobaldi) Vicepresidente, Ritano Baragli (Cantina coop Colli Fiorentini),  Letizia Cesani (Cesani), Duccio Corsini (Principe Corsini), Renzo Cotarella (Antinori),  Valentino Galgani (Cantina coop Vivito),  Rodolfo Maralli (Banfi), Mario Piccini (Tenute Piccini), Sandro Sartor (Ruffino), Donata Vieri (Cantina coop I Vini di Maremma), Alessandro Zanette (Cantina coop Melini – Gruppo Italiano Vini).

La nascita del Consorzio Vino Toscana

Un piccolo passo indietro. Dal 2019, anno in cui l’assemblea dei produttori del Vino Toscana IGT, riunitasi a Firenze, decise unanimemente di trasformare l’Ente Tutela Vini di Toscana nel Consorzio Vino Toscana, il consorzio ha lavorato incessantemente sulla partecipazione dei produttori con l’obiettivo di dare sempre più valore al settore. I soci dai 70 di allora oggi sono 404 con una crescita del 577,14% posizionando la denominazione Vino Toscana IGT al primo posto per i volumi di imbottigliamento con il 36,27% nella Regione.

In prospettiva – continua il Presidente Cecchi – continueremo nell’opera di coinvolgimento e inclusione dei produttori con l’obiettivo di apportare sempre più valore sul prodotto, e la denominazione Toscana, recentemente avvenuta con la modifica del disciplinare, aiuterà in questo accrescimento. Inoltre non dobbiamo dimenticare che aumentare la remunerazione di un prodotto vuol dire contribuire a creare un sistema sociale solido che va di pari passo con il prendersi cura del territorio. Essendo la denominazione dell’IGT Toscana estesa su tutto il territorio regionale questo è un valore di grande rilevanza”.      

Gli obiettivi futuri

Inoltre per il Presidente Cesare Cecchi, per il Consiglio e per il Direttore Stefano Campatelli,  l’obiettivo prioritario sarà quello di continuare ad occuparsi della vigilanza sulla produzione e commercializzazione del prodotto non solo in Italia ma anche nei Paesi di tutto il mondo per un’efficace azione contro le imitazioni e le contraffazioni per difendere la tutela del nome geografico “Toscana”,  sia a livello nazionale che internazionale per rafforzare sempre di più la distintività e la territorialità. A tale riguardo sono già state portate avanti le registrazioni in alcuni paesi che non hanno accordi con l’UE per la protezione delle DO e delle IG, primo fra tutti gli USA.

“Questo nuovo triennio – conclude il Presidente Cesare Cecchi –  spero possa consolidare quanto fatto guardando alle sfide future del nostro settore che riguarderanno il consolidamento dei mercati, ma anche una nuova visione del vino pensata per creare nuove opportunità per i produttori come l’inserimento delle categorie “Vino Spumante” e “Vino Spumante di Qualità”. Inoltre introdurremo dei format di confronto e formazione per essere più vicini ai produttori e implementeremo l’invio delle informazioni per tenere aggiornati tutti i nostri soci di ciò che accade dal punto di vista istituzionale nel mondo del vino”.

Il mercato del Vino Toscana IGT 

Il valore della produzione del Vino “Toscana” IGT, ammonta in media oltre a 495 milioni di euro, di cui il 31% – corrispondente a 27,5 milioni di bottiglie commercializzate – viene assorbito sul mercato italiano. Il restante 69% è indirizzato all’export, con l’Europa mercato principale con il 46% dell’export, seguita dagli Stati Uniti con il 33% e l’Asia con il 6%. Tutte le altre aree geografiche messe insieme vanno a formare il restante 15%. Negli ultimi dieci anni si è assistito ad una sensibile crescita delle esportazioni, arrivando a segnare un +126%.

Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Vino Toscana e Agenzia Toscana Notizie

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