È scomparso, all’età di 87 anni, Luigi Barberani, figura di rilievo dell’enologia umbra: il territorio di Orvieto perde un interprete convinto del proprio territorio.
Nato nell’area di Orvieto, era figlio di Vittorio Barberani che aveva fondato l’azienda vitivinicola nel 1961. Insieme alla moglie Giovanna, ha dedicato la propria vita a valorizzare il territorio dell’Orvietano, in particolare puntando sui vitigni autoctoni, su pratiche sostenibili con i vigneti biologici e sull’antica tradizione della “muffa nobile” (botrytis cinerea) nei vini bianchi.
Sotto la sua guida, l’azienda è diventata un riferimento per la zona, con etichette come il Calcaia, l’Orvieto Classico Superiore Muffa Nobile, che ha saputo presentare l’Orvieto in una luce nuova.
La sua visione è portata avanti dai figli Bernardo e Niccolò, che oggi proseguono l’attività nell’azienda di famiglia. “La sua luce continuerà a vivere in ogni vigna, in ogni bottiglia, e in ogni sorriso di chi lo ha conosciuto”, ha scritto Bernardo Barberani nel ricordare il padre.
Il Presidente della Associazione Strada dei vini etrusco romana, Luigi Petrangeli, nell’apprendere la triste notizia, ha dichiarato: “Lo vogliamo ricordare innanzitutto come amico ma anche come componente del C.d.A. dell’Associazione di cui era socio fin dalla sua fondazione e nella quale ha profuso idee e impegno per promuovere le aziende, l’enoturismo, il territorio e i suoi prodotti, con determinazione e costanza.”
Con la scomparsa di Luigi Barberani, l’Umbria del vino perde non solo un produttore, ma un interprete appassionato del proprio territorio. La sua eredità vive nelle vigne che ha curato, nei vini che ha concepito e nelle pratiche sostenibili che ha promosso.
Alla sua famiglia, agli amici e a chi ha lavorato con lui vanno le più sentite condoglianze della redazione tutta di DoctorWine.



