13 annate, a partire dalla 2001, per imparare a conoscere il Quattro Vicariati, storico vino blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. Un classico intramontabile della grande cooperativa trentina Cavit.
6.350 ettari di vigneti, 5.250 viticoltori, oltre il 60% dell’area vitata del Trentino. Tutti i soci hanno la certificazione di sostenibilità per un impegno nei confronti della tutela dell’ambiente che va avanti da oltre trent’anni. Questi i numeri di Cavit. Grande cooperativa di secondo grado che commercializza e in parte produce vini frutto delle uve di migliaia di conferitori diretti e di altre undici cantine cooperative trentine.

Come un alveare perfettamente organizzato, ogni aspetto è curato nel dettaglio e con la massima efficienza. Cavit è un vero sistema produttivo regionale. Una modernissima cantina dal cui andamento dipende il reddito agricolo di migliaia di famiglie. Collabora con il rinomato Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach), che forma i tecnici più qualificati, e con altri centri di ricerca enologica nazionali.
I vini di Cavit
Tante le eccellenze prodotte. Frutto di studio quindi e delle migliori selezioni provenienti dalle varie aree della regione. L’Altemasi per le bollicine di Trentodoc, i cru della linea Maso, i single vineyard della linea Bottega Vinai che rappresentano una fantastica panoramica del meglio che i vari territori della regione possono offrire. C’è poi la linea Trentino Premium, come una lavorazione di alto artigianato, per la quale l’enologo sceglie le migliori uve provenienti dai migliori vigneti. In questa selezione troviamo, tra gli altri, un buonissimo Pinot Nero Brusafer.
Quattro Vicariati
Il Quattro Vicariati possiamo definirla l’etichetta storica di Cavit. È un rosso di taglio bordolese. Un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot che provengono dalla zona dei Quattro Vicariati appunto, che era una suddivisione anche politica, compresa fra i comuni di Ala, Avio, Brentonico e Mori, in Vallagarina. Quest’area è la zona più meridionale della regione ed è la più vocata per la produzione dei grandi vini rossi.
A seguire la degustazione verticale dall’annata 2001.