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Vajo dei Masi, il valore del tempo

Sandro Boscaini Masi

Questo specialissimo Amarone della Valpolicella Classico, il Vajo dei Masi, esce adesso nell’annata 1999. Dopo il percorso di produzione classico, riposa in atmosfera protetta da azoto per vent’anni. Il risultato è straordinario.

In occasione delle 250 vendemmie della famiglia Boscaini nel 2022 non sono mancati i festeggiamenti. E ci mancherebbe! Ma da un’occasione così speciale non poteva nascere che un’idea straordinaria che per l’occasione si è fatta vino e ha preso il nome di Vajo dei Masi.

Vajo dei Masi è un Amarone della Valpolicella Classico, e fin qui tutto normale. Se non fosse che è stato rilasciato per la prima volta nel 2022 nell’annata 1997. Oggi, 2025, viene rilasciata la 1999 e ora vi spiego perché è così straordinario. 

Innanzitutto va detto che Vajo dei Masi non è un vecchio Amarone, è solo una vecchia annata. Parte del progetto è infatti andare a prendere le uve migliori per appassimento e produzione di Amarone là dove tutto è cominciato, in alta collina e in pendenza. Vajo è riconducibile al primo appezzamento che i Boscaini hanno coltivato in zona classica. Luogo che le uve principali della Valpolicella hanno eletto come casa da tempo immemore. In pendenza, baciate dal sole e cullate dal vento le piante di vite danno, nella giusta misura, grappoli adatti all’appassimento. Sani, omogenei, spargoli. Pratica, l’appassimento, che riesce ancora ad essere condotta come un tempo, grazie all’altitudine e al clima fresco dell’alta collina, senza forzature né condizionamento nel rispetto della lentezza intrinseca del processo.

La capsula del tempo

Vajo dei Masi cartello vigneto
Da questo locus amoenus, grazie alla vocazione della materia prima, nasce
un vino destinato a rimanere cristallizzato nel tempo. Tutto regolare a livello di produzione: vinificazione in acciaio, svinatura, maturazione in legno e poi, l’intuizione. Tornato in acciaio il vino riposa in atmosfera protetta da azoto per vent’anni come fosse in una capsula del tempo. Non è che lì proprio tutto si fermi, ma tutto entra in una dimensione di lentezza rimescolando le priorità e i valori. Il valore del tempo, innanzitutto, vero protagonista dell’Amarone classico Vajo dei Masi. Tempo però che non evoca il passato ma si fa contemporaneo al momento dell’assaggio. Perché questo vino, lo ribadisco, non è vecchio per niente, è solo figlio di una vecchia annata. 

Masi panorama
Vajo dei Masi è la dimostrazione che il territorio necessita dell’uomo tanto quanto l’uomo necessita del territorio. Nel rispettarsi l’un l’altro non possono che nascere cose sorprendenti.
Memoria storica della Valpolicella, Vajo è un tuffo nel passato che parla a gran voce di presente e futuro della denominazione portandola avanti nel modo più sincero possibile: valorizzandone vocazione e talento. 

Amarone per Masi è una parola dal significato profondo e sfaccettato. Tanto che, negli anni, ne ha creato uno per ogni occasione manifestando come questo vino debba e possa essere adatto ad ogni occasione, in un certo qual modo anche quotidiano. Perché se Vajo dei Masi, prodotto in tiratura limitata e solo nelle annate più indicate, rappresenta un’audace provocazione riservata alle grandi occasioni (accessibilità nel prezzo non esattamente alla portata di tutti), le frontiere dell’Amarone per Masi non finiscono mica qui. E in un attimo quindi si manifestano nella riconoscibilità dello “stile Costasera”, e Costasera Riserva, ma anche nell’austerità di Mazzano, nella longevità di Campo Longo, e nella profondità di Mezzanella. 

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